Le dieci ragazze di Silvio
Secondoi magistrati di Milano che stanno indagando su Silvio Berlusconi il Cavaliere lo ha seguito alla lettera. Nella domanda di autorizzazione inviata alla Camera, infatti, si fa riferimento a «persone che dispongono degli appartamenti in Milano Due e che risultano essere benificiarie di ulteriori erogazioni in denaro (...) e che hanno comunque partecipato ai sopra descritti "eventi" svolgendovi attività di prostituzione». Anche per questo i magistrati inviano a Montecitorio i decreti di perquisizioni delle abitazioni «concesse in comodato d'uso». Si tratta di otto appartamenti che si trovano in via Olgettina 65, in quello che in molti hanno già ribattezzato come il «condominio delle protette», e di altri due, uno in Piazza Velasca e uno in Largo la Foppa. Dieci case, per dieci ragazze. I nomi sono già usciti in questi giorni sulla stampa, alcune di loro sono state «braccate» dai giornalisti ma hanno preferito trincerarsi dietro secchi «no comment», altre hanno concesso fugaci battute. Ma sono loro, forse più di Ruby, le protagoniste di questa vicenda. Tra quelle che i magistrati definiscono «beneficiarie» ci sono le due gemelle De Vivo, Imma e Eleonora, diventate famose dopo l'apparizione all'Isola dei famosi; la ballerina di Colorado Café Marystelle Garcia Polanco; Barbara Guerra, ex concorrente della Fattoria e di altre trasmissioni televisive (che intervistata da Sky ribadisce: «Difenderò sempre il presidente è come il mio secondo padre»). E ancora Elisa Toti, Ioana Visan, Iris Berardi e Arisleida Espinosa (detta «Aris»). Lontane dall'Olgettina, che in passato «ospitò» pure l'igienista dentale e consigliera Regionale lombarda Nicole Minetti, Barbara Faggioli e Alessandra Sorcinelli. Ma i magistrati puntato i riflettori anche su presunti «rapporti economici» e «erogazioni di denaro». E qui spuntano, oltre ad alcuni dei nomi citati anche quelli di Miriam Loddo, Raissa Skorkìna e Lisney Barizonte detta «Lisa». In totale nove ragazze che, secondo i magistrati, avrebbero ricevuto soldi per conto del premier.