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La Minetti: «Sono serena e non mi dimetto»

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Daquando è scoppiato lo scandalo Ruby, nell'autunno scorso, Nicole Minetti riserva i suoi sorrisi solo ai colleghi di partito e agli amici. Alla prossima seduta di martedì 18, tornerà a sedersi tranquilla al suo posto, seria e professionale. «Sono tranquilla e non ho alcuna intenzione di dimettermi», ha detto ieri Nicole, consigliere regionale del Pdl, indagata insieme a Lele Mora ed Emilio Fede per induzione e favoreggiamento della prostituzione nella vicenda di Ruby. Voce stanca, ma decisa e sicura, il consigliere regionale lombardo più giovane, insieme a Renzo Bossi, figlio del leader della Lega Nord Umberto, si è ormai costruito il suo scudo contro le critiche. Di eventuali dimissioni si era parlato l'altro ieri dopo che aveva ricevuto l'informazione di garanzia. «Dimettermi? E perché mai? - ha replicato ieri - Assolutamente no, ci mancherebbe, c'è un'inchiesta e aspetto che vada avanti». Al Pirellone è arrivata con le elezioni della primavera scorsa al seguito del vincitore Roberto Formigoni, nel listino bloccato con il premio di maggioranza. Subito oggetto di tante riserve per la sua bellezza (mora, slanciata, sinuosa) e per il suo passato di soubrette in alcune trasmissioni Mediaset. E soprattutto perché è stata l'igienista dentale del premier Silvio Berlusconi, quando era ricoverato all'ospedale San Raffaele dopo essere stato colpito da una statuetta in piazza Duomo nel dicembre del 2009. Il suo nome nella vicenda Ruby è entrato appena è scoppiato lo scandalo nell'autunno scorso. È a lei che era stata affidata la giovane marocchina, dopo essere stata portata in questura. Due giorni fa ha ricevuto l'informazione di garanzia: è indagata per violazione della legge Merlin sulla prostituzione e per aver indotto alla prostituzione la giovane marocchina Ruby: induzione che sarebbe avvenuta nel periodo compreso tra febbraio e maggio scorsi, cioè lo stesso per cui il premier Silvio Berlusconi è indagato per aver avuto rapporti sessuali con la minorenne.

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