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Fede: «Sono tranquillissimo»

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«Loapprendo dai giornali, non so nulla - dichiara all'Adnkronos -. Non ho ricevuto alcun atto formale da parte dei magistrati, né ho subito alcuna pequisizione». L'informazione di garanzia arriverà alle 13.45, recapitata direttamente a casa di Fede: «Sono arrivati due gentilissimi sottufficiali della polizia giudiziaria inviati dal dottor Antonio Sangermano avrei quasi preferito un avviso a comparire, così almeno mi sarei potuto presentare subito a spiegare tutto. Comunque spero che i magistrati mi chiamino davvero al più presto». «Ripeto di essere completamente estraneo alle accuse che mi vengono rivolte in relazione al caso Ruby - aggiunge parlando con l'Ansa - ho visto quella ragazza una sola sera in una normalissima cena a casa del presidente Silvio Berlusconi ad Arcore, non la conoscevo prima e non l'ho presentata io. Sono tranquillissimo, so di essere totalmente estraneo a questi fatti - ha ripetuto - e sono pronto a chiarire tutto questo ai magistrati». Intanto il direttore del Tg4 incassa il sostegno di Mediaset che, in una nota, fa sapere che «pur non avendo conoscenza degli atti, ma essendo ben consapevole delle qualità morali e personali del direttore, è convinta che lo sviluppo dell'inchiesta non potrà che chiarire la sua estraneità alle accuse». Silenzio, invece, per gli altri protagonisti della vicenda. Raggiunto dall'Adnkronos Lele Mora non rilascia dichiarazioni: «Il mio avvocato mi ha detto di non fare dichiarazioni e di non rilasciare interviste». E così pure il consigliere regionale lombardo Nicole Minetti che, dopo le perquisizioni e una lunga giornata passata in Questura chiosa: «Non rilascio nessuna dichiarazione sulla vicenda».

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