Oggi si riuniscono i giudici della Consulta, giovedì la sentenza
APalazzo della Consulta stamani alle 9.30 si apre l'udienza pubblica sulla costituzionalità della legge. Mentre il verdetto è atteso per giovedì. In ambienti della Consulta sta circolando l'ipotesi che i giudici si appresterebbero a far cadere in parte la legge con una formula che, però, rischia di essere fortemente lesiva dello «scudo». Se così fosse, a cadere potrebbero essere due punti chiave: la parte in cui si estende il legittimo impedimento alle «attività preparatorie e consequenziali, nonché di ogni attività comunque coessenziale alle funzioni di governo»; il comma che prevede l'autocertificazione della presidenza del consiglio e l'obbligo per il giudice di rinviare il processo non oltre i successivi sei mesi. Ma in questo modo la legge verrebbe di fatto svuotata. Di fronte al pericolo di un serio danneggiamento dello scudo i giudici della Consulta ritenuti più vicini al Pdl potrebbero tentare la strada dell'inammissibilità dei ricorsi dei giudici di Milano, ritenendoli mal posti. Per poi passare alla mediazione: circoscrivere l'illegittimità al solo punto delle attività «preparatorie e consequenziali» nonchè «coessenziali alle funzioni di governo». Nessun potere al giudice, pena l'inutilità dello scopo per cui è nato lo «scudo».