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Silvio e Giulio lavorano insieme

Il ministro Giulio Tremonti

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La nota di smentita di Paolo Bonaiuti è arrivata puntuale come sempre: non esiste nessuna disputa tra Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti. Il premier e il ministro dell'Economia stanno lavorando insieme. E l'obiettivo di chi sostiene il contrario «è sempre lo stesso: cercare di mettere in difficoltà il governo e le riforme», ma questa operazione «è destinata comunque al fallimento», assicura il portavoce del Cav. L'opposizione, dal canto suo, continua a cercare il nuovo "traditore" che sconfigga Berlusconi dall'interno, dal suo stesso partito. Le dichiarazioni di Tremonti per cui «la crisi non è finita» hanno riacceso le speranze dei democratici. Michele Ventura, vicepresidente vicario dei deputati Pd, osserva: «Ora che anche il ministro Tremonti ha strappato la foto finta di Berlusconi spiegando che la crisi non è finita, vorremmo smetterla di contare i parlamentari disposti a cambiare casacca per mantenere in vita un esecutivo allo stremo». E il capogruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi, non ha dubbi: «È tempo di "game over" per questo governo. La metafora dei videogiochi di Tremonti si può usare anche per la situazione politica: è tempo di concludere questa esperienza catastrofica per dare all'Italia un nuovo, vero governo». Intanto continua a esserci grande fermento tra i "cespugli" del centrodestra impegnati nel risiko dell'allargamento della maggioranza. L'obiettivo ormai è chiaro: favorire il completamento della legislatura.   Arturo Iannaccone, leader di Noi Sud, assicura di voler dar vita a un nuovo gruppo di parlamentari responsabili: «Mentre altri continuano a discettare su una crisi politica del governo Berlusconi, stiamo lavorando per dar vita al gruppo di responsabilità e di solidarietà che verrà costituito entro la fine di gennaio», spiega. Saverio Romano, coordinatore nazionale degli ex Udc oggi Pid, incalza: «Riteniamo utile aprire ragionamenti politici con tutti, evitando però che gli addetti al "lisciamento del pelo" perdano di vista che il 14 di dicembre è venuta fuori una nuova maggioranza». Na. Pie.

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