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«Un bel thriller fantapolitico»

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OrsoMaria Guerrini non ha un ricordo particolare del ruolo del primo ministro italiano interpretato nel film russo «Conto alla rovescia» nel 2004 in cui si immagina una vicenda fantapolitica che vede una sorta di Berlusconi braccato da terroristi islamici e salvato dai servizi segreti russi. Giovani aitanti e vincenti cercano di proteggerlo tra lotte corpo a corpo, esplosioni, sparatorie e inseguimenti in Ferrari tra le ville della Costa Smeralda. Guerrini figura in auto blu e viaggia con la scorta per le vie di Roma. Cosa le è rimasto di questa esperienza? «Fu un lavoro velocissimo: due pose in due giorni di lavoro. Non ho neanche letto la sceneggiatura completa e ora ricordo con difficoltà la trama precisa. Era praticamente un cameo. La produzione era di grosso budget e il film era ben girato: classico standard internazionale di tutto rispetto. Ho ricevuto dopo un trailer della mia parte e l'ho trovato di buona fattura e qualità. Il film da allora non è mai uscito in Italia». Il suo ruolo evocava Berlusconi? «Ci si può pensare soltanto perché all'epoca c'era un suo governo, ma non ci sono riferimenti di alcun genere alla sua persona. Non era prevista nessuna mia caratterizzazione specifica in tal senso, né il film affrontava questioni politiche. Era tutto concentrato sull'azione e non si offriva neppure un ritratto riconoscibile o caricaturale dell'Italia. Si puntava soltanto al gioco da thrilling fantapolitico». Perché era stato scelto proprio lei? «Il film era girato in inglese e serviva un attore che parlasse questa lingua in maniera accettabile. Avevo questa capacità e inoltre ero disponibile per quelle date. Non era richiesta però alcuna forma interpretativa che potesse somigliare a Berlusconi né fisicamente né nei comportamenti. Le battute erano poche e contava prevalentemente l'intreccio». T. d. M.

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