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E in cinque commissioni Pdl e Lega in minoranza

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Disicuro la situazione è più difficile alla Camera, dove Silvio Berlusconi ha incassato la fiducia per soli tre voti, ma anche al Senato, però, un ipotetico appoggio di Fli all'opposizione non fa dormire sonni tranquilli in ben cinque commissioni. I primi problemi, anche se il pericolo sembrerebbe già rientrato potrebbero esserci nella bicamerale per il Federalismo dove se il Mario Baldassarri (Fli) e la senatrice della Svp Helga Thaler decidessero di mettersi di traverso, potrebbero ostacolare il provvedimento da cui la Lega fa dipendere il proseguo della legislatura infatti nella commisione Lega e Pdl hanno lo stesso numero di voti dell'opposizione: 15 a 15. Alla Camera, ci sono invece commissioni di gran peso, dove Pdl e Lega non hanno la maggioranza. Nella prima commissione, Affari costituzionali, l'opposizione (Pd, Idv, Fli, Api, Udc) prevale di tre voti (25 a 22), se non si conta Karl Zeller dell'Svp. Pdl e Lega vanno sotto anche agli Esteri (24 a 21) e nelle commissioni Cultura (23 a 22) e Lavoro (23 a 22). Il pallottoliere segna pari, invece, tra i deputati delle commissioni Giustizia (24 a 24), Difesa (22 a 22), Bilancio (24 a 24) e Affari sociali (22 a 22). Avanti solo di un voto, la maggioranza, in quelle Trasporti e Ambiente. Pdl e Lega rischiano però di essere in difficoltà anche al Senato dove, nonostante la maggioranza più ampia, la situazione è complicata in cinque commissioni. La maggioranza infatti ha lo stesso numero di senatori dell'opposizione nella Affari costituzionali (13 a 13). E, anche in questo caso, il senatore Oskar Peterlini, della Svp diventa determinante nelle votazioni del decreto «Milleproroghe» sul quale ha già dichiarato: «Il mio sì non sarà incondizionato». Stessa situazione in commissione Finanze, dove il governo è avanti di un voto (12 a 11), ma la senatrice Thaler o il presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi possono garantire il pareggio all'opposizione. Il governo è sotto di uno, invece, in commissione Difesa (12 a 11), dove potrebbe assicurare il pareggio solo il voto del senatore a vita Emilio Colombo. Pari, infine, i due schieramenti nelle commissioni Esteri (12 a 12, più due senatori a vita) e Cultura (12 a 12, più la Montalcini).

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