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Di Pietro si «sposa» con i metalmeccanici Alta tensione nell'Idv

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Dopol'incontro di martedì tra Antonio Di Pietro con i vertici Fiom e la presa di distanza del capogruppo alla Camera, Massimo Donadi, un altro esponente dell'ala moderata del partito, Antonio Borghesi, prende posizione contro «l'appiattimento» sulle posizioni del sindacato dei metalmeccanici Cgil. Borghesi, presidente vicario del gruppo Idv alla Camera, ricorda: «L'economia ha le sue leggi e le aziende assistite dallo Stato sono la peggiore sciagura per tutti i cittadini che pagano le tasse. Idv deve stare con i cittadini prima che con la Fiom». Borghesi attacca il capofila della "sinistra" Idv Luigi de Magistris, tra i protagonisti della battaglia contro i «diktat di Marchionne» e sostiene: «Il vero problema è la partecipazione dei lavoratori alla gestione dell'impresa». Intanto Di Pietro, dopo il faccia a faccia con il segretario Fiom Maurizio Landini, avanza una proposta precisa: «Se c'è un dato ineludibile che emerge dalla vicenda Fiat è quello relativo alla necessità di applicare l'articolo 39 della Costituzione attraverso una legge sulla rappresentanza e sulla democrazia nei luoghi di lavoro. Quest'azione non è più rinviabile, in un colpo solo vengono cancellate la libertà di voto e l'autonomia delle organizzazioni sindacali».

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