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Fassino con Parisi «Le primarie non si toccano»

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ArturoParisi, Piero Fassino e i veltroniani convergono - insieme ai settori vendoliani delle opposizioni - nel contrastare la linea del segretario del Pd Pier Luigi Bersani. Si fanno sempre più insistenti, infatti, le voci sulla possibilità che il partito riformi l'istituto introducendo norme che evitino ulteriori vittorie dei candidati vicini a Nichi Vendola. E questo basta per mandare su tutte le furie le minoranze del Pd. «Abbandonare le primarie - tuona Arturo Parisi intervistato da Repubblica - significa riconoscere il fallimento del Partito democratico». Sulla stessa lunghezza d'onda l'ex segretario Ds Piero Fassino: «Penso sia più opportuno archiviare questo dibattito anche perché le primarie le abbiamo pensate per ridurre le distanze tra la politica e i cittadini. A chi propone di superare le primarie chiedo: per sostituirle con che cosa?» E il «rottamatore» Giuseppe Civati, consigliere regionale lombardo, dalle pagine del suo blog lancia un appello in favore delle primarie promuovendo «un incontro dedicato ad un Pd restituito ai suoi elettori, quelli che in questi giorni si sono detti molto preoccupati e non sempre si sono sentiti nelle condizioni di comprendere le scelte dei vertici nazionali». L'evento si terrà il 12 gennaio, il giorno prima della direzione nazionale del Pd.

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