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Il Fisco va a caccia di colf e scuole d'élite

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La scuola nella quale si mandano i propri figli, i gioielli e gli orologi di lusso, l'iscrizione ai club esclusivi, le vacanze all'estero e l'assunzione di una colf. Gesti che molte famiglie italiane fanno con assoluta nonchalance senza badare alle conseguenze implicite di queste azioni. Non è più così. È su queste e altre operazioni che si concentrerà nel 2011 l'attenzione del fisco italiano. Che lentamente, ma con la costanza del segugio che insegue la preda, in questo caso l'evasore, ha un obiettivo preciso: costruire dentro il suo «cervellone» un doppione di ogni italiano. Un individuo del quale conoscere soprattutto la capacità di spesa. Non solo quella dichiarata all'erario, ma quella potenziale costruita sugli acquisti effettuati nel corso dell'anno e su una serie di altri indicatori che le analisi informatiche consentono di elaborare e incrociare in pochi secondi. Le nuove armi delle Entrate hanno nomi quasi buffi, ma la loro invasività è temibile per chi cerca di sottrarre ricchezza e imponibile. Sono lo spesometro e il redditometro. Algoritmi matematici che ingurgitano i dati certi ottenuti dalle banche dati e sfornano, ormai con una buona approssimazione, quanto un persona guadagna o dovrebbe secondo lo stile di vita. Sono diversi gli elementi considerati. Non tutti hanno lo stesso peso ma a spanne i dirigenti delle Finanza hanno già chiara la strategia. Si parte dalle spese di base, come l'affitto e le bollette delle utenze (significative per la quantità di energia o di comunicazioni usuali per il contribuente). La novità è che per la prima volta saranno considerati elementi qualificativi di ricchezza per tutti anche spese riservate generalmente solo a chi può. È il caso dell'iscrizione ai circoli esclusivi, come quelli del golf e della vela, nei quali l'adesione oscilla dai 4 mila euro l'anno fino a 10-15 mila. L'attenzione poi si appunta anche sulle scuole private. Università e college a pagamento che hanno prezzi non per tutti abbordabili. Si può arrivare fino a 20 mila euro l'anno. Il fisco non sottovaluterà nemmeno l'acquisto di quadri, mobili di antiquariato, gioielli e orologi preziosi. E ovviamente resterà alta l'accensione del faro degli ispettori del fisco su auto di lusso e yacht. Elementi ai quali saranno affiancate anche le vacanze all'estero e i soggiorni nella Spa e nelle beauty farm di lusso. Di fatto tutte le spese che lasciano traccia e che denotano consumi di livello superiore potranno finire nel conteggio. E il controllo sarà anche doppio. Le innovazioni sugli acquisti da parte dei privati, scattate il 1° gennaio e realmente operative solo dal 1° maggio, consentiranno all'erario per alcuni beni, come barche e auto, di ricevere due volte il dato: dai privati e dal Pra o dalle capitanerie, per cui sarà possibile anche fare riscontri più accurati. Ultimo «scandalo» nazionale che non passerà più inosservato agli 007 delle Entrate sarà quello dei furbetti dell'asilo che saranno sotto stretta osservazione. È molto più frequente di quanto si pensi l'arrivo di genitori in Bmw e Mercedes davanti a una scuola pubblica dell'infanzia nella quale i pargoli accompagnati non pagano rette e mensa per redditi dichiarati dai genitori vicino alla soglia di povertà. D'ora in poi bisognerà fare attenzione a presentare il modello Isee per chiedere di non pagare la retta per i figli (o qualsiasi altra agevolazione). Il rischio non è più che la prestazione venga negata, ma che scatti un pesante accertamento. Con multe salate. Per aumentare la potenza di fuoco anti evasione una Santa Alleanza tra Stato ed enti locali è già stata siglata. Comuni, Regioni e Province hanno possono attuare con maggiore efficacia sul territorio l'azione di controllo. E riceveranno anche dividendi dal recupero di imposte. L'ultima frontiera anti furbi sono i controlli in materia di Rc auto, visto che non esistono banche dati per effettuarli. Ma l'attivismo dell'Isvap, l'autorità di controllo nel campo assicurativo, potrà presto arrivare a supporto.  

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