Bossi: "Cimici al ministero e nella mia casa di Roma"

Una cimice è stata trovata "un paio di mesi fa" nell'ufficio di Umberto Bossi nella sede del ministero delle Riforme in largo Chigi e altre sono stata rinvenute nell'appartamento dove risiede a Roma il leader leghista, vicino Porta Pia. E' stato lo stesso Bossi a raccontarlo, durante una chiacchierata coi giornalisti a Ponte di Legno, dove si trova in vacanza con la famiglia. Nessuna denuncia è stata presentata dal capo del Carroccio che, però, stando a quanto ha riferito, ha subito avvisato il ministro dell'Interno, l'amico Roberto Maroni, che ha inviato degli uomini a fare gli opportuni controlli, dopo che una prima bonifica era già stata fatta da privati.   I SOSPETTI DELLA COLLABORATRICE - L'episodio, rimasto celato fino a ora, è venuto alla luce grazie ai sospetti della segretaria di Bossi. "La mia segretaria al ministero - ha raccontato - si è accorta che troppa gente sapeva cose che avevo detto solo a lei". "Ha avuto un sospetto - ha continuato - e ha deciso di chiamare una società privata per fare la bonifica". "Abbiamo deciso di chiamare i privati - ha proseguito il ministro - perché non volevo fare casino: io sono uno che tende a minimizzare". "Però - ha riferito - abbiamo avvisato Maroni" "In ufficio hanno trovato una cimice e casa mia a Roma era piena - ha spiegato -: allora sono venuti gli uomini di Maroni". "Non c'è alcuna inchiesta - ha chiarito -, perché non ho fatto denuncia; tanto l'inchiesta non avrebbe trovato niente".  Il leader leghista ha riferito di non sapere l'identità di chi ha piazzato le cimici. "Come si fa a saperlo?", ha chiesto, "sono scemi, sì, ma non del tutto". Sono state trovate cimici anche nell'abitazione di Gemonio? "No, lì ho un fucile da caccia e una rivoltella".