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Adesso tocca a Firenze

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Voglionola botte piena e la moglie ubriaca e sono sempre i primi a lamentarsi, a pretendere, a esigere, a piangere, a sbraitare». Sono gli auguri del sindaco di Firenze, Matteo Renzi alle associazioni di categoria, ormai rappresentative «poco meno del circolo del burraco (con tutto il rispetto verso il burraco, che nel mio caso non è poco)», che nei giorni scorsi «hanno strillato alla luna contro la possibilità del contributo di soggiorno, già prevista per Roma e promessa dal Governo per Firenze». A poche ore dai festeggiamenti del Capodanno, che hanno portato nelle piazze di Firenze oltre 100 mila persone, il sindaco dal suo sito internet manda un messaggio alle categorie di commercianti e albergatori contrare all'ipotesi di un contributo, «un euro al giorno per tenere Firenze più pulita». Una città nella quale, «unica in Italia», dice il sindaco, «la Camera di Commercio, che dovrebbe rappresentare tutte loro, non mette un euro per le iniziative di promozione come il Capodanno 2011 totalmente pagata da sponsor trovati dal Comune». Categorie alle quali se qualcuno chiede una mano per la città, «sono sempre in tutt'altre faccende affaccendati: ci pensino altri, loro poverini non possono, hanno da finire di contare gli incassi», conclude Renzi.

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