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L'ex Nar e gli insulti a studenti ed ebrei

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Come se non bastasse la bufera sulla presunta parentopoli, all'Atac esplode la polemica su Francesco Bianco, ex terrorista dei Nar assunto all'azienda di trasporto pubblico. Il dipendente avrebbe postato su Facebook frasi contro le manifestazioni degli studenti contro la riforma Gelmini e contro alcuni rappresentanti della comunità ebraica cittadina presieduta da Riccardo Pacifici. L'Atac ha avviato un'indagine interna e il sindaco Alemanno ha espresso la sua solidarietà a Pacifici e alla Comunità, assicurando che un eventuale uso del social network per fini privati sarà punito. Ma l'episodio è stato occasione per la sinistra di attaccare il centrodestra e il Campidoglio. «Voglio esprimere la solidarietà del Pd Roma a Riccardo Pacifici e a tutta la Comunità Ebraica della capitale, per le vergognose frasi antisemite presenti nella pagina Facebook di Francesco Bianco anche lui assunto in questa oscena Parentopoli del Comune di Roma targato Alemanno», dichiara il segretario capitolino del Pd Marco Miccoli. «La nostra solidarietà va anche agli studenti contro cui l'ex terrorista nero avrebbe voluto sparare "colpi di mortaio" o "pece bollente". Dai colpi di mortaio il Bianco passava poi al dileggio: "Annate a lavora' e se non ce riuscite fateve raccomanda'". È davvero il caso di dire che non ci sono parole». Miccoli chiede «al sindaco di censurare pubblicamente questi atteggiamenti antisemiti e antidemocratici, visto che fu lo stesso sindaco un paio di mesi, quando si aprì la parentopoli del Campidoglio, a giurare sul ravvedimento degli ex terroristi neri assunti in Atac a tempo indeterminato e con chiamata diretta».   Rincara la dose il deputato democratico ed ex assessore capitolino Roberto Morassut: «Chi ha voluto quelle assunzioni, chi ha generato questa fascistopoli accanto alla parentopoli dovrebbe vergognarsi e trarre le conseguenze delle sue azioni che danneggiano la città», afferma. Immediata la replica del primo cittadino: «Ho parlato con i vertici di Atac a proposito del caso e l'azienda mi ha garantito una rapida indagine e l'assunzione di adeguati provvedimenti, qualora si accertasse l'utilizzo di un social network su un'utenza aziendale per fini privati e per i contenuti gravemente offensivi e antisemiti come quelli apparsi sulla stampa. Voglio esprimere - ha concluso Alemanno - la mia solidarietà al presidente Pacifici e a tutta la comunità ebraica di Roma: comportamenti di questo tipo sono inaccettabili da parte di chiunque e diventano ancora pid odiosi se provenienti da un dipendente di un'azienda comunale». E dall'azienda di trasporto si viene a sapere che «i responsabili della sicurezza e del personale stanno effettuando le opportune verifiche e qualora emergessero responsabilità verranno presi gli opportuni provvedimenti disciplinari». Intanto, anche L'Atac esprime la sua solidarietà al presidente della comunità ebraica per le parole violente e antisemite di cui è stato fatto oggetto».  

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