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Fini alla Lega: no a dibattito sulle dimissioni

Umberto Bossi e Gianfranco Fini

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Il presidente della Camera "non può accedere alla richiesta" avanzata dal capogruppo della Lega, Marco Reguzzoni, di avviare un dibattito in aula sul ruolo svolto dalla Presidenza stessa. E' quanto scrive lo stesso Gianfranco Fini in una lettera indirizzata a Marco Reguzzoni, in cui il Presidente della Camera spiega che "sulla base dei consolidati principi , di rango costituzionale e regolamentare, che informano l'ordinamento parlamentare e della univoca prassi applicativa, il ruolo del Presidente dell'Assemblea riveste carattere eminenentemente neutrale e di garanzia, nonché di rappresentanza dell'istituzione nel suo complesso e, come tale, esso deve essere esercitato in posizione di piena autonomia e di indipendenza". PRINCIPI CONSOLIDATI - "Si tratta di funzioni - osserva ancora la terza carica dello Stato - che, come implicano l'inammissibilità di strumenti volti ad esprimere la sfiducia nei confronti del Presidente dell'Assemblea o a chiederne comunque le dimissioni, rendono del pari inammissibile - sottolinea Fini - lo svolgimento di dibattiti in sede parlamentare aventi ad oggetto l'esercizio delle funzioni presidenziali: è evidente infatti - ragiona ancora il Presidente della Camera - come da ciò deriverebbe un condizionamento nello svolgimento dei compiti attribuiti al Presidente d'Assemblea, con conseguente inevitabile affievolimento del suo ruolo di terzietà". Alla luce di queste motivazioni, "non ritengo - comunica Fini - di poter derogare a tali consolidati principi, anche nella considerazione che essi sono posti a garanzia - non già di chi pro tempore ricopre la carica - ma dell'istituzione nel suo complesso e del ruolo che, in tale ambito, è chiamato ad assolvere il Presidente". Fini annuncia quindi che, "per tutte queste considerazioni, non posso accedere alla sua richiesta".  

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