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I commercianti sono sconfortati «Già il Natale è stato un disastro»

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Peri commercianti del centro storico è già tempo di fare bilanci sul Natale prossimo venturo. E non c'è da stare allegri. «Dopo una stagione fiacca in cui nessuno si lanciava a fare acquisti aspettando la tredicesima quando finalmente si sono riempite le tasche è arrivato il grande freddo a non farli uscire di casa. E poi come se non bastasse le manifestazioni degli studenti con la zona rossa e la paura degli scontri». A parlare è Roberto Anticoli titolare di un negozio di abbigliamento femminile in via del Corso, proprio a due passi da Piazza Colonna. Che fate quando i blindati chiudono l'accesso all'area? «Bè c'è poco da fare. Noi siamo proprio in mezzo ai due sbarramenti. Quindi chiudiamo e ce ne andiamo. Perché qui non passa proprio nessuno». Il negozio è un tripudio di abiti trendy, originali e dai prezzi abbordabili, accessori, cappellini, sciarpe per tutti i gusti, eppure desolatamente vuoto. Entrano solo turiste. «Se non ci fossero i turisti, soprattutto i russi, a quest'ora c'eravamo già sparati. Quest'anno abbiamo collezionato circa diecimila manifestazioni. Praticamente un paio a settimana! Gli scontri e il clima di violenza faranno scappare i turisti che ancora resistono. Quelli che si sono ritrovati in mezzo agli scontri pensavano di essere a Beirut. La Città Eterna no ci fa una bella pubblicità». Insomma non si respira una bell'aria. Il giorno prima del corteo studentesco (non autorizzato) che tenterà l'assalto al fortino del centro-zona rossa i tentativi, tra il serio e il faceto, di un gruppo di ragazzi d'ingraziarsi la gente che circola per le strade regalandogli un fiore non fanno effetto. Nessuno, qui, ha più voglia di scherzare. E oggi saranno in molti a non aprire: «un'altra giornata persa». Altri apriranno e poi si barricheranno dentro. Temono danneggiamenti che, poi, non si sa chi ripagherebbe. Il senso d'impotenza si assomma a tutto il resto. «Si e no si riesce a fare due-trecento euro al giorno» dice sconsolato Anticoli. E i suoi colleghi non sono da meno. Le associazioni di categoria sono tornate a chiedere il protocollo sui cortei e la non autorizzazione di altre manifestazioni in centro. Valter Giammaria, Presidente della Confesercenti provinciale, ha infatti scritto personalmente al Prefetto per chiedere la sospensione delle manifestazioni sotto il periodo delle feste «ma ora l'annuncio a sorpresa di questi ulteriori cortei non autorizzati ci fa sentire ancora più inermi e come cittadini e come commercianti». «Sarebbe un fatto molto grave se si ripetessero episodi come quello della scorsa settimana – ha commentato Giammaria – non ci rassicurano più di tanto le parole del sindaco Alemanno che ha voluto una zona rossa del centro storico rafforzata, quando poi veniamo a sapere che gli studenti "minacciano" di sfilare per le vie della città con o senza autorizzazione. Viene da chiedersi, allora, come è possibile prevenire manifestazioni di violenza se anche di fronte ad un "no" della questura c'è chi viola senza troppi problemi le regole». Preoccupato anche Adriano Angelini, Presidente dell'Associazione Tridente Centro Storico: «Abbiamo chiesto più volte di vietare queste manifestazioni in centro. Siamo molto preoccupati. La proposta che abbiamo fatto ad Alemanno, e che rinnoviamo, è di spostare i cortei in altre piazze o luoghi della città che non siano il centro della capitale. Non possiamo permetterci episodi di violenza come quelli della scorsa settimana, senza considerare il danno arrecato al commercio. Accogliamo con soddisfazione, comunque, la decisione di vietare questa ennesima manifestazione». «Una mazzata» definisce invece l'annuncio dei cortei di questa mattina Stefano Zarfati, Vicepresidente di Federstrade. «Mi auguro almeno che questa volta non sia il centro storico ad essere invaso dai manifestanti. Il Natale sta andando male». La Federstrade punta il dito proprio sul «calo preoccupante che riguarda un po' tutti i capitoli di spesa». Dunque «non possiamo permetterci un'altra invasione che penalizzerebbe un'intera giornata dedicata agli acquisti».

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