Fondina e pistola sotto il braccio È il manifesto dei comunisti
Una ragazza dai tratti orientali che sorride, capelli lunghi, indosso una canottiera con la stella di comunista memoria stampigliata sul petto e il calcio della pistola che spunta dalla fondina ascellare. Alla faccia del messaggio pacifista. Il volantino firmato «Giovani comunisti» è stato distribuito alla manifestazione studentesca di martedì 14, il giorno degli scontri che hanno trasformato il centro di Roma in un campo di battaglia. Il testo è tutto contro il decreto di riforma dell'università voluta dal ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini. L'intestazione: «Per un'istruzione pubblica e gratuita». Il testo: «Siamo nelle occupazioni, nelle manifestazioni, sui tetti e nelle lotte di tutta Italia per respingere lo scempio della contro-riforma dell'università di Berlusconi e Gelimini». Gli slogan: «No al ddl Gelmini», «Cacciamo Berlusconi», «Costruiamo l'alternativa». Il testo non spaventa, ancora meno l'immagine della ragazza con un sorriso a trentadue denti e la faccia innocua. L'elemento che turba è il calcio della pistola, la fondina ascellare. Un messaggio che non ha niente di pacifico e molto di minaccioso. Le forze dell'ordine indagano. Il volantino infatti non è passato inosservato. Non è un reato distribuirlo ma imprudente pensare che non possa sortire effetti strani, sedurre senza volere.Fra tanti che scendono in corteo per protestare potrebbero esserci pochi con l'intenzione di imitare quella ragazza. Una leggerezza dagli epiloghi tragici. Gli investigatori di polizia e carabinieri stanno passando al setaccio tutto il materiale informativo che è passato di mano in mano il giorno del corteo. Mercoledì il decreto Gelmini torna al Senato. Il timore è che in piazza torneranno gli scontri.