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Berlusconi: c'è un patto Anm-Fini

Umberto Bossi, Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi

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La legge sulle intercettazioni si è arenata alla Camera dopo l'incontro tra Gianfranco Fini e i rappresentanti dell'Anm. Lo ha sostenuto Silvio Berlusconi durante il pranzo con gli eurodeputati del Pdl. Il sindacato delle toghe - ha spiegato il premier -  ha garantito protezione a Fini e ai suoi uomini. Fini dal canto suo - ha proseguito il presidente del Consiglio - ha dato assicurazione che fin quando ci sarà lui nel ruolo di presidente della Camera non verrà fatta alcuna legge contro i magistrati. Il Cavaliere inoltre ha sostenuto che il presidente dell'Anm, Luca Palamara, ha consegnato quattro emendamenti alla signora Bongiorno, presidente della Commissione Giustizia della Camera. FINI DESTINATO A SPARIRE - Per il presidente del Consiglio il voto di fiducia del 14 dicembre ha rafforzato il governo, ma ora se l'esecutivo vuole fare le riforme è necessario allargare la maggioranza a tutti i moderati che non vogliono andare con la sinistra. Silvio Berlusconi, pranzando con gli eurodeputati del Pd, torna sul futuro della coalizione e dopo aver snocciolato i sondaggi che, secondo quanto riferito dal alcuni presenti, danno il Pdl al 31% e Futuro e Libertà appena al 3,4%, il premier ha spiegato con una battuta il successo mediatico del leader dell'Udc. Pierferdinando Casini piace molto alle signore, ha detto scherzando Berlusconi. A proposito del leader di Fli, Gianfranco Fini, il premier ha ribadito il giudizio espresso alcune sere fa sostenendo che l'attuale collocazione del presidente della Camera lo porta in un'area in cui non avrà il sostegno degli elettori e dunque è destinato a "sparire". "E' una delle tante barzellette del vasto repertorio del Cavaliere", ha commentato il presidente della Camera Gianfranco Fini con i suoi più fidati collaboratori.

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