Irresponsabili
L'infernobianco poteva essere evitato. Se gli italiani fossero rimasti a casa l'incubo che hanno vissuto in Toscana lo avrebbero evitato. E si sarebbero decisamente ridotti i disagi per migliaia di cittadini costretti a restare al freddo in automobile per molte ore. È questa la convinzione del capo della Protezione civile Franco Gabrielli. «Per la irresponsabilità di pochi cittadini abbiamo una condizione di disagio per molti. Le autorità avevano avvertito la popolazione, ma a fronte di questa sensibilizzazione e allerta registriamo un'utenza che non si preoccupa di essere informata sulle condizioni delle strade, entra in autostrada e anche se sui banner elettronici c'è scritto "catene a bordo" o "gomme da neve" si va avanti imperterriti, si accetta il rischio come una riffa, poi arriva la precipitazione, i mezzi si intraversano e ci si chiede di portare bevande calde e coperte e ci si lamenta pure dei ritardi». È duro il numero uno della Protezione civile nei confronti di chi è salito in auto in maniera incosciente, respingendo con forza chi punta il dito contro chi avrebbe dovuto «scattare» e aiutare chi, secondo Gabrielli, non si è tutelato prima di mettersi in viaggio. Insomma, bisognava restare a casa o almeno seguire i consigli delle autorità per evitare di rimanere bloccati nell'inferno bianco, soprattutto all'altezza di Firenze. Intanto il ministro dei Trasporti Altero Matteoli ha indetto una convocazione urgente per domani con Anas, Ferrovie dello Stato e Protezione civile per fare il punto sull'emergenza maltempo e per capire, dunque, qual è stata l'orgine dei disagi per gli italiani che si sono messi in macchina. Anche l'ispettorato della vigilanza sulle concessioni autostradali dell'Anas ha disposto una verifica ispettiva. «Eravamo intrappolati, come fantasmi abbandonati in un deserto di neve e auto ferme. Non passava un'anima, nessuno sapeva nulla di quello che stava succedendo. Eppure, la radio dava messaggi confortanti, sentivamo che i soccorritori distribuivano coperte, bevande calde e viveri. Tutte bugie. Non abbiamo visto nessuno», si sfoga un automobilista che è rimasto per ore intrappolato in autostrada all'altezza di Firenze. Dopo l'emergenza sull'A1, ieri è stata la volta della superstrada Firenze-Siena, tra Bargino e il capoluogo toscano. I vigili del fuoco hanno segnalato un incolonnamento di veicoli fermi, ieri pomeriggio, per quasi 30 chilometri. Vigili, polizia e Protezione civile hanno organizzando un convoglio per portare generi di conforto e coperte termiche.