Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

«Contro i manifestanti violenti servono gli idranti e si possono usare sin da subito

default_image

  • a
  • a
  • a

Scudoe manganello sono dotazioni antisommossa inadeguati. Le forze dell'ordine non si prestano al massacro, potrebbe esserci un'epidemia improvvisa tra il personale». È un fiume in piena tumultuoso e provocatorio Giorgio Innocenzi, segretario generale della Consap, maggiore sindacato di polizia. Dal 14 dicembre, da quando gli studenti hanno trasformato il centro di Roma in un teatro di guerriglia urbana, tra le forze dell'ordine è montata la preoccupazione che da domani, in vista di mercoledì, possa verificarsi il bis. E non tutti ci stanno a ripetere la scena. A recitare lo stesso ruolo. «L'idrante ha un effetto nettamente superiore - spiega il sindacalista - Il getto d'acqua evita il contatto fisico, mentre oggi le nostre dotazioni servono solo a quello. Il manifestante poi non si fa male, si bagna e basta. Non serve che le forze dell'ordine stiano ferme come statuine, non evita il peggio non reagire alle provocazioni, ai lanci di tutto e aspettare che la violenza si scateni. C'è il rischio che possa scapparci il morto. Questa è la linea che è prevalsa martedì - insiste Innocenzi - anche a livello politico. Si è detto bisogna farli sfogare, anche se colpiscono a mattonate e picconate, cercando di limitare i danni lanciando qualche lacrimogeno a distanza o facendo cariche di alleggerimento. Ma così non può andare avanti. Parecchi sono preoccupati, il 14 ci sono stati oltre cinquanta feriti tra le forze dell'ordine. Così - avverte - si rischia l'epidemia. Questo modo di fare di fatto non spaventa ma incoraggia chi ferisce e danneggia. Anche noi ci costituiremo parte civile. E poi - stiletta - ci si mettono anche i politici a parlare di sicurezza e dire cosa si deve e non si deve fare, creando peraltro contraddizione tra quello che dichiarano l'uno e l'altro a distanza». Innocenzi è chiaro. «Il ministro dell'Interno Roberto Maroni - dice - ha spiegato che martedì a Roma non c'è stata una zona rossa in centro. Il sindaco Gianni Alemanno, invece, è andato in Questura sostenendo l'esatto contrario, che la zona rossa deve essere allargata. Con tutto il rispetto per Alemanno, il sindaco facesse il sindaco. La poltica non detti le regole. Questi annunci muscolari non facilitano. Noi non vogliamo nemici. Con gli idranti - prosegue Innocenzi - si evita il corpo a corpo. Gli studenti hanno il diritto di manifestare, di esprimere il loro dissenso, libertà che non deve diventare violenza».

Dai blog