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Tra gli arrestati anche figli «eccellenti»

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.Sono tra i 23 arrestati l'altro giorno per gli scontri tra forze dell'ordine e studenti nel centro di Roma. Le accuse dalle lesioni ai danneggiamenti. A questi numeri vanno aggiunti anche i denunciati a piede libero. La maggior parte dei fermi sono stati eseguiti dagli agenti del Commissariato Trevi Campo Marzio diretto da Lorenzo Suraci. Sono stati infatti gli uomini di questo presidio ad aver avuto il primo massiccio impatto con i violenti della manifestazione in via del Corso. Il Commissariato ha fermato 34 persone: 18 arrestate e nove denunciate. I restanti sono stati rimessi in libertà senza alcuna accusa. I provvedimenti restrettivi hanno riguardato per la maggior parte giovani e incensurati. Sedici degli arrestati hanno vent'anni di età, solo due di loro 37. Stamattina il processo per direttissima al Tribunale di Roma. E tra questi giovani ci sono anche i tre provenienti da ambienti familiari distanti dalla violenza dell'altro giorno. Un contrasto che si è già verificato. Uno degli arrestati per il racket delle occupazioni (soldi in cambio dell'alloggio) nell'ex scuola dell'«8 Marzo», alla Magliana, è un ricercatore universitario alla facoltà di Fisica della Sapienza. Non sono finite le indagini per identificare i responsabili dei disordini. La Digos ha già messo a fuoco la provenienza di molti: le province di Roma, Pisa, Genova, Orvieto, Todi, Chieti, Pescara, Forlì, Trento, Bari, Teramo, Napoli e Asti. E anche dalla Francia. Gli investigatori ora stanno vagliando le immagini a caccia di volti "noti".

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