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I finiani crollano, è rissa

In aula scoppia la rissa

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Lunga anticamera di Catia Polidori, deputata finiana da tempo incerta, davanti all'aula di Montecitorio dove era in corso la chiama per il voto di sfiducia al governo Berlusconi. Polidori è giunta in Transatlantico alcuni minuti prima di essere chiamata dal segretario d'aula per esprimere il suo voto ma non è entrata in aula. Ha atteso a lungo dietro la porta che di solito viene usata dai deputati della sinistra, proprio a ridosso del corridoio che si deve  percorrere per dichiarare il proprio voto. Insieme a lei un deputato Pdl, con il quale ha chiacchierato a lungo e che apriva ogni tanto la porta per vedere se era giunta l'ora x per la collega. La deputata finiana ha poi scambiato due chiacchiere con Sestino Giacomoni, tra i deputati del Pdl più vicini a Berlusconi. Dopo di lui le è passato accanto Andrea Ronchi, finiano: qualche battuta e poi, con un volto sconsolato, e le ha dato un rapido bacio sulla guancia. Alla fine Catia Polidori è entrata, pochi secondi prima di essere chiamata. Al suo voto favorevole al governo è scoppiato un applauso con grida di entusiasmo dai banchi della maggioranza, mentre dai banchi di Fli si e' sentito un insulto e immediatamente e' scoppiata una rissa tra esponenti Fli ed esponenti leghisti. Seduta sospesa, per pochi minuti, mentre la Polidori è stata subito ricevuta dal premier nella sala del governo. La seduta è stata sospesa dopo che Giorgio Conte ed alcuni parlamentari delle Lega sono quasi arrivati alle mani. A spiegare l'accaduto ai giornalisti, proprio uscendo dall'aula di Montecitorio è Nunzia De Girolamo. Conte, spiega la deputata Pdl, «ha detto che la Polidori è una...», di qui la reazione dei deputati del Carroccio e la conseguente rissa. Alcuni deputati si sarebbero anche rivolti all'indirizzo di Fini, secondo quanto riferito da chi era presente in Aula, «questa è la tua gente».

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