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Termoli infangata dai rifiuti illegali

Il presidente della Giunta Michele Iorio

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TERMOLI Nell'ambito dell'inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti nel depuratore dell'ente consortile di Termoli, la Procura di Larino ha emesso dieci misure cautelari, di cui quattro in carcere. Al centro dell'indagine c'è Antonio Del Torto, presidente del Cosib (Consorzio industriale Valle Biferno) e titolare della società Inside Srl, arrestato con l'accusa di aver procurato danni all'ambiente, alla salute e alla pubblica amministrazione. Gli altri finiti in carcere sono Elio Scurti, responsabile del Coniv, Antonio Campano, dirigente settore ambiente della Regione e Michele Sottile. Ai domiciliari: Michele Serago, biologo, Rosanna Catelli, segretaria di Del Torto,Giuseppe Perrino, funzionario della Provincia. Diciotto le persone indagate, tra le quali, relativamente alla nomina di Del Torto a commissario dell'Ente, il presidente della Giunta Regionale Michele Iorio. «Esprimo la mia totale estraneità rispetto all'oggetto di detta inchiesta riguardante il ciclo di smaltimento di rifiuti che avrebbe danneggiato l'ambiente e la salute dei cittadini – ha dichiarato Iorio – e per quanto riguarda l'iter amministrativo che ha portato alla nomina del Commissario Del Torto e qualora risponda al vero che anch'io sono indagato visto che l'ho appreso dagli organi di stampa, sono pronto a recarmi dai magistrati competenti per essere ascoltato alla presenza dell'avvocato Arturo Messere, mio difensore di fiducia, per spiegare con puntualità la ratio ed il percorso seguito per assumere tale decisione, in modo da dissipare ogni dubbio sulla liceità del mio operato». Con il presidente della Regione, iscritti a modello 21 anche il consigliere regionale Di Falco e dirigenti dell'Arpa. Il procuratore facente funzioni Luca Venturi ha inoltre chiesto e ottenuto il sequestro di un impianto di depurazione, (il Coniv di Montenero di Bisaccia) e di due laboratori di analisi chimico-fisiche di Campobasso e di Chieti. Sono le prime conseguenze della tempesta giudiziaria abbattutasi sulla città adriatica alle prime luci dell'alba. Ma andiamo per gradi. Dalla fine del 2007 all'aprile del 2009 i carabinieri del nucleo operativo ecologico di Campobasso conducono diverse indagini sullo smaltimento dei rifiuti nell'impianto di Termoli. E alla fine, sulla base di riscontri, gli inquirenti si convincono che più di qualcosa non quadra. Innanzitutto, che nei vari filoni c'è sempre di mezzo l'ingegnere Antonio Del Torto, presidente del Cosib e amministratore e legale rappresentante della società Inside Srl con sede a Termoli il quale unitamente ai suoi collaboratori, al responsabile tecnico dell'impianto di depurazione delle acque reflue ed a dirigenti e funzionari pubblici, talora con il concorso di chimici liberi professionisti compiacenti, «organizzavano e gestivano un traffico illecito di ingenti quantitativi di rifiuti, prodotti quotidianamente dall'impianto Coniv». I rifiuti, da caratterizzarsi con il codice Cer (fanghi derivanti dal trattamento chimico-fisico) erano invece, secondo gli investigatori, formalmente e documentalmente qualificati, in maniera fraudolenta, come fanghi prodotti dal trattamento di acque reflue urbane. Gli stessi, sempre secondo gli inquirenti, alla fine venivano illecitamente smaltiti sui terreni (oltre 200 ettari) gestiti da aziende agricole ubicate nel Basso Molise.

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