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Nessun margine di trattativa Di Pietro cerca solo le urne

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AntonioDi Pietro e l'Italia dei Valori hanno tenuto aperta per un po' la porta di un esecuti di «responsabilità nazionale» per modificare la legge elettorale. Ma davanti all'ipotesi di una manovra di Palazzo che li escludesse dal tavolo delle trattative, sono tornati ad alzare la voce. Nessun margine di trattativa. Nessun reincarico. Il Cavaliere deve essere sfiduciato martedì e deve dimettersi, quindi si andrà al voto. «Dopo sei mesi di totale paralisi prodotta dalla spaccatura della maggioranza - spiega la deputata Idv Silvana Mura -, l'unica soluzione è la sfiducia al governo e il ritorno alle urne. Un Berlusconi bis sarebbe una clamorosa presa in giro. Qualsiasi altro governo sarebbe un pasticcio politico destinato alla paralisi e ad aggravare i già tanti problemi del Paese». Insomma, Tonino e i suoi vogliono capitalizzare subito gli esiti della crisi. Solo con immediate elezioni, infatti, l'Idv potrebbe sperare di rubare ulteriori consensi ad un Pd in grande difficoltà. Certo, dovrebbe fronteggiare la concorrenza di Beppe Grillo e Nichi Vendola, ma sempre meglio di restare sospesi in balia di un governo tecnico. Anche perché, senza la possibilità di urlare ed attaccare a testa bessa, le potenzialità dell'Italia dei valori si riducono drasticamente. Nel frattempo l'ex pm è costretto a serrare le fila. Due Idv (i deputati Scilipoti e Razzi) sembrano infatti pronti a sostenere il governo del "cattivo" Berlusconi. Nic. Imb.

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