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Gli Usa spiavano aziende italiane

Julian Assange, fondatore di Wikileaks

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Wikileaks alza il tiro e svela gli obiettivi sensibili degli Stati Uniti. Una lunga lista di aziende e strutture in giro per il mondo ritenute fondamentali per la sicurezza dell'America. Ma nello stesso giorno Postfinance, la banca con sede in Svizzera, ha bloccato il conto di Julian Assange. Un modo per costringerlo alla resa. A Londra poi è stato consegnato il mandato di arresto europeo per il fondatore di Wikileaks. L'arrivo del mandato europeo significa che non ci sono più impedimenti al fermo di Assange e alla sua comparsa davanti al tribunale della City of Westminster, la corte più vicina alla sede di Scotland Yard che si occupa dei mandati di arresto europei. E continuano i «report-gossip» su Berlusconi. Questa volta è un cablogramma del 21 settembre 2009 contenuto nell'archivio di Wikileaks e pubblicato dal quotidiano spagnolo El Pais. «Putin è pieno di buone qualità, mentre Medvedev è un suo apprendista», questa l'opinione che sarebbe stata espressa da Silvio Berlusconi sul conto del presidente russo durante il primo incontro con l'ambasciatore americano a Roma David Thorne, tenutasi tre giorni prima. Nello stesso report si legge che Berlusconi definì il progetto Usa di scudo antimissile con installazioni in Polonia e nella Repubblica ceca - inviso a Mosca - un ritorno alla guerra fredda. Immediata la smentita da Palazzo Chigi. «Il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, non ha mai pronunciato le frasi sul presidente russo Medvedev che gli vengono attribuite dalle ultime rivelazioni di Wikileaks - si legge in una nota - né ha mai tracciato paragoni, in pubblico o in privato, tra il presidente Medvedev e il primo ministro Putin». Ieri, però, a tenere banco è la stata la «lista» segreta. Wikileaks ha pubblicato i particolari di siti in tutto il mondo che gli Stati Uniti considerano vitali per i propri interessi, suscitando critiche per il fatto che ciò possa aiutare terroristi e nazioni nemiche a individuare gli obiettivi per i loro attentati. Il cablogramma, classificato segreto, è stato diramato il 2 febbraio 2009 a tutte le sedi diplomatiche con priorità per quella di Tripoli. Firmato dal segretario di Stato, semplicemente Clinton; è specificato in calce: «esclusa la diffusione per internet». L'elenco inizia con una miniera di cobalto a Kinshasa, in Congo, e fa riferimento a diverse località in Europa in cui aziende farmaceutiche producono insulina, cure per morsi di serpente e vaccini. Miniere di metalli rari, pipeline, gasdotti, centrali atomiche ed elettriche. Nel dispaccio si invitano chiaramente i diplomatici a «non consultare i governi ospitanti rispetto alla richiesta». Nel documento, intitolato Critical Foreign Dependencies sono indicati anche siti italiani. Tra le nostre aziende nel mirino, oltre alla Digibind che produce un siero contro il veleno dei serpenti, la lista include il gasdotto Trans-Med e la Glaxo Smith Kline Spa di Parma. In Gran Bretagna sono tra gli altri considerati a rischio, secondo la lista pubblicata da Wikileaks, la stazione di approdo del cavo sottomarino Apollo in Cornovaglia e un'azienda per la fabbricazione di vaccini animali della Bae Systems nel Lancastershire. «Condanniamo inequivocabilmente la pubblicazione non autorizzata di materiale segreto. La fuga di notizie può danneggiare la sicurezza nazionale negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e altrove», ha detto un portavoce di Downing Street. Il Guardian, uno dei giornali che ha la disponibilità dei file di Wikileaks, non ha pubblicato l'elenco. Così come per i siti negli Stati Uniti, l'inventario è suddiviso, secondo un protocollo introdotto dal Dipartimento per la sicurezza interna Usa, in 18 settori: agricoltura e alimentazione, industria della difesa, sanità e salute pubblica, monumenti e icone nazionale, banche e finanza, acqua potabile e impianti per il trattamento dell'acqua, chimica, siti commerciali, dighe, servizi di emergenza, reattori civili, materiali, scorie, tecnologia dell'informazione, comunicazioni, trasporto e spedizioni, siti dei governi, aziende manifatturiere importanti. Sorvegliate speciali le aziende farmaceutiche svizzera che producono Tamiflu, farmaco al centro del «sistema difesa» per l'influenza aviaria, quelle che producono immunoglobiline.   Tutto ciò nel rischio di un attacco di armi chimico-batteriologiche. In Medio Oriente, Wikileaks rileva che il Qatar diventerà la fonte principale per l'importazione di gas naturale liquido (Lng) entro il 2012 e fa anche riferimento agli impianti di Abqaiq in Arabia Saudita, più grande centro di raffinazione e stabilizzazione di greggio al mondo. Al Qaeda aveva tentato un attacco ad Abqaiq nel 2006 e ci sono segnali d'allarme diffusi per il fatto che i dispacci diffusi da WikiLeaks su così tanti possibili obbiettivi possano aiutare i militanti. L'ex segretario degli Esteri Malcolm Rifkind ha accusato WikiLeaks di essere «generalmente irresponsabile, ai limiti del criminoso. Questo è il tipo di informazioni che i terroristi vogliono conoscere», ha detto Rifkind.  

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