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Il Pdl vuole la verità sulla mafia

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Da sinistra Gasparri e Cicchitto

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Le trattative Stato-mafia di inizio anni Novanta? Nel caso ve ne fossero state, a condurle dovettero essere esponenti di centrosinistra. Lo hanno dichiarato Fabrizio Cicchitto, capogruppo alla Camera del Pdl e Maurizio Gasparri presidente del gruppo Pdl al Senato, nel corso di una conferenza stampa incentrata sulla vicenda della revoca del 41 bis a centinaia di mafiosi, attuata dal governo Ciampi nel 1993. «Chiediamo che il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, venga ascoltato dalla commissione Antimafia in modo che siano ricostruite le vicende legate alle stragi del 1992-93», hanno spiegato i due esponenti Pdl. E Gasparri ha aggiunto: «Si deve dare una spiegazione del fatto che i governi Amato e Ciampi di quegli anni revocarono o cancellarono le misure del carcere duro nei confronti di un centinaio di mafiosi. Dopo le rivelazioni dell'ex Guardasigilli Giovanni Conso è calato il silenzio sulla vicenda». E mentre il centrodestra conduceva e conduce una ferma battaglia contro la criminalità, ha sottolineato Gasparri, «il centrosinistra deve spiegare le ragioni di quelle scelte inquietanti». I due capigruppo Pdl hanno anche chiesto l'audizione da parte della commissione Antimafia degli ex capi di Stato, Scalfaro e Ciampi, dell'ex ministro dell'Interno, Nicola Mancino e di Luciano Violante. «L'obiettivo è capire le preoccupanti inerzie che hanno visto come responsabili i governanti del tempo che nulla hanno a che spartire con Berlusconi o il governo attuale», ha osservato Gasparri. Sulla stessa lunghezza d'onda anche Cicchitto che ha ricordato come «alla fine del 1993 Berlusconi fosse ben lontano dallo scendere in campo e anzi sperava che Segni e Martinazzoli creassero loro un partito politico». Insomma, ha spiegato il capogruppo Pdl a Montecitorio, «nel caso di eventuali trattative Stato-mafia il gioco lo avrebbe potuto svolgere solo chi era sul campo e stava al governo». E sulla vicenda Conso, a cui hanno fatto seguito tanti «non ricordo», Cicchitto ha attaccato: «Chissà cosa sarebbe accaduto se al posto dell'ex Guardasigilli ci fosse stato un esponente del centrodestra». Luciano Violante ha immediatamente dato la sua disponibilità a essere ascoltato. «Naturalmente, come è doveroso, accoglierò immediatamente l'invito della commissione Antimafia quando mi perverrà. Manifestai già in altra occasione questa disponibilità al presidente Pisanu quando lessi che la stessa richiesta era stata avanzata da alcuni componenti della commissione Antimafia». Polemico invece il commento del presidente dell'Anm Luca Palamara: «Non parliamo più di cose vecchie di 17 anni su cui il giudizio spetta alla storia, serve una politica attenta alle questioni attuali». Dura la replica di Maurizio Gasparri: «Troppo comodo rifugiarsi nella storia. Palamara ci aiuti a scoprire la verità sulla resa del governo Ciampi».

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