Cortei a Milano: 80mila euro di danni
Questii dati diffusi dal Comune di Milano riferiti alla protesta di martedì degli studenti contro la riforma Gelmini. Nei 3 km percorsi dal corteo degli studenti sono state rilevate dalla polizia locale 45 scritte, tra cui anche tag e simboli anarchici, e sono stati imbrattati di vernice 5 tram e 2 autobus per un costo complessivo a spese della comunità di 82 mila euro. «Ieri la città – afferma Riccardo de Corato vice sindaco e assessore alla sicurezza – è stata ostaggio, dalla mattina alla sera, di otto cortei allo stato brado partiti contemporaneamente per creare più disordini». Per il vicesindaco, che teme che il prossimo corteo preannunciato per il 10 dicembre possa «far vivere a Milano l'ennesima giornata campale» tutto questo «avviene nella complicità morale del centrosinistra, che parla addirittura di "cortei liberi e spontanei"». Al dibattito politico si aggiunge la protesta di studenti, ricercatori e precari che, pur se minore di martedì, non accenna a diminuire da Nord a Sud: Torino, Palermo, Cagliari, Napoli, Bologna, Firenze, Reggio Calabria sono soltanto alcune delle città dove gli studenti, negli atenei o ancora sui tetti e nelle stazioni hanno portato avanti le manifestazioni, con l'obiettivo di mantenere alta l'attenzione fino al 14 dicembre. «La maggioranza e il Governo – sostengono gli studenti – hanno deciso di non cogliere i segnali che venivano dalle università, portando il testo al voto con un atto di arroganza, anche a seguito del parere negativo della commissione bilancio. Se la Gelmini pensa di fermare la protesta degli studenti, avremo il piacere di smentirla. La maggioranza degli studenti, anche quelli con la media del 30, continueranno a manifestare, fino al voto del ddl al Senato. Abbiamo fiducia nella natura umana: speriamo il centro destra rinsavisca e decida di arrestare l'iter parlamentare, prima si trovino le risorse, poi si facciano le riforme. Intanto proseguono le mobilitazioni«.