Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

«Il Copasir è una tribuna politica»

default_image

  • a
  • a
  • a

.Il senatore Giuseppe Esposito, vicepresidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, continua a ripeterlo da giorni, da quando, dopo le rivelazioni di Wikileaks, tutti continuano a tirare in ballo l'organo di controllo dei servizi segreti. Senatore, D'Alema e De Magistris continuano a sostenere che Berlusconi è tenuto per legge a presentarsi davanti al Copasir. È tutto vero? «La legge 124 prevede che il presidente del Consiglio possa - e non debba - essere ascoltato dal Copasir su materie di sua esclusiva pertinentenza, ovvero sul segreto di Stato. Per tutte le altre, può essere sostutuito dall'autorità delegata, cioè dal sottosegretario Gianni Letta. Così, se è vero che in tempi non sospetti Berlusconi è stato invitato a presentarsi al Comitato, è anche vero che il dottor Letta è venuto a risponderci su tutto. Altro discorso è convocare il presidente del Consiglio per chiedergli "ma tu a casa tua che fai?" perché non è certo di questo che si occupa il Copasir». Cosa c'entra il Copasir con Wikileaks? «Assolutamente niente. I nostri servizi segreti non c'entrano nulla con quanto è accaduto. Casomai ad essere coinvolti sono quelli americani. Il caso va affrontato dal ministero degli Esteri, dalla commissione per gli Affari esteri o al massimo dal Parlamento che può fare una mozione contro gli Usa. Ma non ce ne sarà bisogno visto che si tratta di frasi di estrema ignoranza di ambasciatori di quart'ordine che non sanno come guadagnarsi lo stipendio». Perché allora D'Alema insiste tanto? «D'Alema sta utilizzando la presidenza del Copasir come una tribuna politica non avendo altro posto da cui fare opposizione e finire sui giornali. Purtroppo però il Comitato avrebbe bisogno del silenzio più assoluto per poter lavorare bene». Anche i finiani si accodano alle polemiche... «In questo caso si pone un secondo problema. La stessa legge 124 che tutti invocano per Berlusconi, impone la parità numerica tra maggioranza e opposizione per garantire che l'attività di vigilanza restiterza. Briguglio invece sta ancora all'interno del Copasir pur avendo dichiarato che il 14 non voterà la fiducia al governo. Dovrebbe avere la dignità di dimettersi del Comitato, ma non credo lo farà dal momento che ormai lui, Rosati (Pd), Caforio (Idv) e lo stesso D'Alema hanno trasformato il Copasir in un'area di lotta politica ristretta. Del resto meno sono i contendenti, più luce arriva dai riflettori della stampa».

Dai blog