"Faremo di tutto per aiutare l'America"
È precoccupato il ministro degli Esteri Franco Frattini. In missione in Qatar il responsabile della Farnesina che, in un'intervista aveva chiesto alla magistratura italiana di intervenire per bloccare Wikileaks ieri a Doha ha spiegato che teme che «sarà l'11 settembre della diplomazia mondiale» perché «Wikileaks farà saltare tutti i rapporti di fiducia tra gli Stati». Il ministro degli Esteri, a Doha in Qatar per la prima tappa di una lunga missione nel Golfo Persico, non è preoccupato delle eventuali rivelazioni, ma «delle conseguenze, dell'impatto» che la semplice diffusione di queste notizie riservate avrà. «La vera vittima di Wikileaks sono gli Stati Uniti, è in atto un'azione per screditarli e noi dobbiamo fare di tutto per aiutare i nostri amici americani per tutelare le relazioni diplomatiche internazionali». ha detto Frattini. Il titolare della Farnesina ha ribadito di non conoscere ancora i contenuti dei file del sito di Julian Assange, ma che «per l'Italia non ci dovrebbe essere nulla di preoccupante». «In ogni caso - ha aggiunto - niente può scalfire la solidità dei rapporti tra Roma e Washinton». Franco Frattini è sconcertato dalla fuga di notizia che ha consentito a Wikileaks di ottenere i file riservati della diplomazia americana: «Ciò dimostra la vulnerabilità degli Usa», ha dichiarato il ministro da Doha prima tappa di una lunga missione nel Golfo Persico. «Se questo è successo in America figuriamoci cosa potrebbe succedere in altri Paesi in cui gli standard di sicurezza sono meno elevati», ha dichiarato Frattini. Ma il ministro ha garantito che «i sistemi di protezione italiani dei dati sensibili sono assolutamente sicuri». «In ogni caso si tratta - ha voluto ribadire - di un attacco contro gli Stati Uniti». Poi il ministro degli Esteri italiano ha affrontato il risvolto «interno» della pubblicazione dei documenti di Wikileaks. «Credo che inevitabilmente la stampa italiana andrà a cercare sul sito di Wikileaks la notizia rivelante sul piano interno. Evitiamo il gioco al massacro», è l'appello lanciato all'opposizione da Frattini. «Credo che il Pd lo accoglierà », ha aggiunto conversando con i giornalisti a bordo dell'aereo che lo ha portato in Qatar e ricordando che i documenti diffusi si riferiscono agli anni del governo Prodi. «Non conosco i contenuti dei documenti, ma credo che per l'Italia non ci sia niente di preoccupante», ha spiegato il capo della diplomazia italiana.