Con la cedolare secca il fisco ci perde
Lacifra è contenute nella relazione del servizio studi della Camera sugli effetti di questa misura prevista in maniera facoltativa per i locatari a partire dal prossimo anno nel decreto del federalismo (in esame in commissione bicamerale per il federalismo fiscale) sul fisco municipale. Nel documento vengono calcolate le entrate fiscali attuali legate agli immobili su cui potrà essere applicata l'aliquota al 20%, (Irpef, comprese le addizionali regionali e comunali) pari a 3,635 miliardi. Si è quindi effettuata la stima delle entrate in arrivo grazie alla nuova imposizione, pari a 2,666 miliardi, a cui vengono sommati 440 milioni in arrivo grazie all'emersione degli affitti in nero, che portano la cifra complessiva a 3,110 miliardi. La differenza tra le due entrate è negativa per 525 milioni di euro nel 2011, mentre l'anno successivo le minori entrate saranno di 259 milioni, nel 2013 scenderanno a 6 milioni e nel 2014 torneranno a 246 milioni. L'ammontare complessivo degli imponibili di redditi da locazione stimato al 2011, si spiega nella relazione, è di circa 22,6 miliardi di euro. La quota di redditi da locazione di immobili ad uso abitativo su cui potrà essere applicata la cedolare arriva al 55% del totale, pari a 12,8 miliardi. In base alle elaborazioni il gettito Irpef stimato è di 3,3 miliardi a cui si aggiungono le addizionali regionali, comunali, le imposte di bollo e di registro sui contratti di locazione. Secondo l'Anci è la conferma che la perdita di gettito per i Municipi non riuscirà ad essere compensata dalla presunta emersione del sommerso.