Fiducia in vista per la Manovra il governo vuole concludere presto
.L'obiettivo è completare l'iter parlamentare prima possibile per affrontare la questione della crisi politica. Le tappe della discussione della Manovra si intrecciano con quelle dell'evoluzione dello scenario politico. Mentre oggi Futuro e Libertà dovrebbe ritirare i propri rappresentanti dal governo, la legge di stabilità si prepara ad arrivare in Aula dove sarà discussa domani. Il governo, che finora ha accolto parecchie richieste dei finiani (dai fondi all'università a quelli per l'editoria alla richiesta venuta dopo che il governo era stato battuto sui Fas, di inserire il pacchetto sviluppo direttamente in Finanziaria), al momento sull'ecobonus ha preso tempo impegnandosi a riconsiderare la questione con un emendamento da presentare in Aula alla Camera. Del resto, è il ragionamento della maggioranza, una soluzione va trovata pena il rischio che Fli, che al momento non si è accontentata dell'assicurazione che la norma andrà nel milleproroghe, voti con le opposizioni e il governo vada dunque sotto. Tra l'altro anche l'Mpa fa sapere che «vigilerà affinchè il governo mantenga gli impegni assunti in commissione» sull'eco-bonus. Il viceministro all'Economia Giuseppe Vegas ha detto che prima si chiude è meglio è, e ieri il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta ha ventilato l'ipotesi che possa essere posta la fiducia. «Questo governo farà approvare, anche con un voto di fiducia, la terza finanziaria di rigore. I conti sono a posto, il Paese si è salvato dalla grande crisi». La fiducia sulla legge di stabilità potrebbe essere posta alla Camera per far arrivare in Senato un testo blindato. Sembra difficile, dopo quanto detto dal premier sulla tempistica della richiesta di fiducia del governo (che andrà in Aula solo a sessione di bilancio completata) ci siano passi falsi sulla Manovra. Se i tempi si allungassero in Senato (la deadline è comunque l'esercizio provvisorio che scatta dal 31 dicembre) allora è chiaro che sulla Finanziaria potrebbe iniziare a pesare il logoramento interno alla maggioranza. C'è una data che grava come un macigno e rappresenta uno spartiacque politico ed è il 14 dicembre quando la Consulta si riunirà per giudicare la costituzionalità del legittimo impedimento. La richiesta di fiducia del governo dovrebbe arrivare entro questa data e prima ancora il disegno di legge di stabilità dovrebbe aver completato il percorso parlamentare. Quindi i tempi sono molto stretti. Le tappe sono queste: Il 23 novembre, la settimana successiva all'approvazione alla Camera, la Finanziaria dovrebbe passare in Commissione Bilancio del Senato. La discussione, che in genere richiede almeno due settimane, dovrebbe chiudersi però nella settimana del ponte dell'Immacolata. L'8 dicembre cade di mercoledì. Intorno al 13 dicembre la discussione dovrebbe approdare in Aula al Senato, per terminare intorno al 20 dicembre, in tempo per le ferie natalizie. L'obiettivo però è di contrarre al massimo questo percorso e concludere tutto prima del fatidico 14 dicembre.