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Maroni: «Finché io sarò ministro mai il diritto di voto agli immigrati»

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Ilministro dell'Interno Roberto Maroni lo dice con chiarezza e per farlo sceglie Milano. Al convegno sulla sicurezza organizzato dalla Lega in Comune, la questione immigrazione è il piatto forte, oltre che l'occasione, per il titolare del Viminale, di inviare al mittente le critiche sui respingimenti e di sottolineare come, più in generale, i provvedimenti adottati dal governo sul piano della sicurezza abbiano ridotto il numero dei reati. «Dire che la politica del governo italiano è basata sui respingimenti è una stronzata», ha tagliato corto Maroni. «Se poi lo dicono gli antirazzisti di professione - ha aggiunto - non mi fa né‚ caldo né‚ freddo. Siamo stati in Israele e anche Peres ci ha detto che la nostra politica in materia di immigrazione è efficace e risulta in accordo con tutti i trattati dell'Ue e internazionali. In Israele ci hanno detto che vogliono applicare il nostro modello». Maroni si è anche riferito alla vicenda degli immigrati asserragliati in cima da una gru a Brescia per chiedere il permesso di soggiorno: «La legge va rispettata», ha detto aggiungendo di non poter accettare il ricatto per violare la legge». E quanto al Cie di Lampedusa il ministro ha annunciato la sua intenzione di «trasformarlo in una scuola». «Il Cie di Lampedusa - ha spiegato Maroni - è vuoto ed è pulito, mentre le scuole cadono a pezzi. Per Natale possiamo fare un regalo a Lampedusa se il governo regge, ma altrimenti io lo faccio lo stesso: potremmo trasformare il Cie in una scuola per i bambini di Lampedusa». Intanto, proprio ieri, il Viminale ha reso noto il bilancio di una settimana di rimpatri: con diversi voli aerei, 73 immigrati extracomunitari clandestini, soprattutto tunisini, algerini e marocchini, rintracciati sul territorio nazionale, sono stati rimpatriati. Di altra natura il ritorno a casa, annunciato sempre ieri dal Viminale, di due cittadini algerini espulsi dall'Italia e riaccompagnati ad Algeri: considerati elementi di spicco di una cellula terroristica attiva in Campania, dopo aver scontato sei anni di reclusione sono stati riaccompagnati ad Algeri. Ma i risultati della politica del governo sul più generale fronte della sicurezza, dice il ministro, si leggono nella diminuzione del numero di reati. «I provvedimenti adottati sono serviti tantissimo - spiega - e c'è‚ un calo generalizzato dei reati comuni grazie all'aumento del controllo sul territorio e grazie alle migliaia di ordinanze dei sindaci». «Proprio nel decreto che ho fatto approvare dal consiglio dei ministri la scorsa settimana - ha aggiunto - c'è‚ un ulteriore intervento per questa situazione, perché‚ si prevede che i prefetti dispongano delle misure necessarie per dare attuazione alle ordinanze dei sindaci, con l'utilizzo quindi di polizia, carabinieri e forze dell'ordine». «I sindaci, nell'attuare queste ordinanze - ha spiegato - sono ufficiali di governo ed è quindi giusto che le strutture del governo siano messe a loro disposizione».

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