Il guanto di sfida è stato gettato
InFuturo e Libertà la parola d'ordine è demolire Berlusconi e così, mentre i «senior» futuristi continuano a logorare il governo, i più giovani tra i fedelissimi del presidente della Camera si organizzano per sostenere la battaglia sul territorio. Si armano, scendono in campo, attaccano gli «juniores» del Pdl («Se il movimento giovanile del Pdl si definisce la Berlusconi Generation, noi gridiamo con forza di essere la Generazione Italia») e, al tempo stesso, non intendono abbassare la guardia nemmeno nei confronti di Fli: «Saremo tosti, inflessibili, ma concreti. E il partito dovrà portare avanti le battaglie che insieme decideremo di combattere». Eppure, non è tutto oro ciò che luccica dietro le parole di Gianmario Mariniello, neo eletto coordinatore del movimento giovanile di Fli, Generazione Giovani. Ed è proprio all'interno del neonato Comitato promotore composto da 100 tra ragazzi e ragazze al di sotto dei 30 anni che stanno nascendo le prime problematiche: «Quando sabato scorso Mariniello ha ricevuto l'incarico di coordinatore del movimento dicendo di essere stato voluto dall'intero Comitato io non ne sapevo nulla - spiega uno dei 100 ragazzi che chiede di rimanere anomino -. Non ho nulla contro di lui ma non vorrei che ci fosse maggiore trasparenza». Posizione confermata da altri ragazzi che però, non solo si sono trovati ad applaudire il coordinatore senza averlo esplicitamente indicato, ma che hanno appreso di far parte del Comitato solamente mercoledì scorso quando lo stesso Mariniello ha inserito l'elenco completo nella pagina web di «Generazione Italia». Ed è una ragazza questa volta a spiegare quanto è accaduto: «Non può essere vero che è stato l'intero Comitato a indicare Mariniello come coordinatore, dato che io, a Perugia, non sapevo neppure di essere stata inserita nella lista dei 100». Tutte illazioni per Mariniello che a Il Tempo spiega: «A Perugia cento ragazzi mi hanno scelto e, in seguito, più di 1500 mi hanno acclamato. Qualcuno magari non era presente, ma tutto si è svolto correttamente. Poi se c'è qualcuno che ha qualcosa da ridire lo faccia pubblicamente. Convochiamo immediatamente il congresso di Generazione Giovani, che invece ipotizzo per la fine del 2011 o all'inizio del 2012, e poi vediamo chi ha ragione». Una vittoria che Mariniello sa di avere già in tasca tanto che è lo stesso a spiegare che nell'elenco dei 100 giovani una ventina sono stati indicati dal viceministro Urso, un'altra ventina fanno riferimento ad Area Nazionale, l'associazione vicina al sottosegretario e responsabile organizzazione Fli Roberto Menia e i restanti 60 rispondono direttamente a lui e a Italo Bocchino essendo stati scelti tra i ragazzi di Generazione Italia. La divisione in correnti sembra fare breccia anche tra i giovani di Fli anche se, come precisa Mariniello: «Non ho ancora visto scontri tra "falchi" e "colombe" all'interno del gruppo giovanile». Ora gli occhi sono tutti puntati al prossimo 21 novembre quando i ragazzi saranno chiamati a scendere nelle piazze per raccogliere le adesioni al Manifesto per l'Italia presentato da Fini a Perugia. E così ecco che Generazione Giovani Roma, per organizzare la mobilitazione, ha invitato i propri iscritti a partecipare a una cena. E qui la domanda sorge spontanea: tra tutti i locali che c'erano come mai è stato scelto il Ristorante "Il Carroccio"?