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La crisi spaventa anche Piazza Affari

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Non è il momento di staccare la spina. Sembra essere questa la reazione del mercato alle parole di Fini che dall'Umbria ha ripassato il cerino nelle mani di Berlusconi. E mentre il cerino gira, a Piazza Affari gli investitori ci rimettono quattrini. Soprattutto quelli che hanno in portafoglio i titoli Mediaset che ieri, dopo l'ennesimo ultimatum futurista hanno lasciato sul terreno l'1,68% attestandosi a 5,25 euro. Una seduta tutta in rosso (le azioni sono arrivate a perdere tre punti percentuali) che ha risentito delle tensioni del governo alla vigilia dei conti trimestrali che il gruppo presenterà oggi. «Gran parte di questo ribasso è imputabile a vicende più politiche che societarie... questo momento di incertezza mette pressione sul titolo» spiega un analista, sottolineando come siano soprattutto i fondi esteri a essere più sensibili a queste tensioni. Del resto, la scorsa settimana un rapporto di Citigroup evidenziava come le recenti vicende che hanno visto protagonista il presidente del Consiglio potessero avere un impatto negativo sul titolo, pur sottolineando che esiste una debole relazione tra i profitti a medio termine di Mediaset e il destino politico di Silvio Berlusconi. «Non ci sembra una grande sorpresa», aggiungono gli analisti di Equita, che di fronte all'aumento della probabilità di elezioni anticipate credono comunque che il mercato possa premiare Telecom Italia Media e invece penalizzare titoli quali Finmeccanica (per gli ordini), Gemina (per il blocco delle tariffe aeroportuali), Impregilo (per la vicenda di Acerra), e Mediaset su cui pesa anche la concorrenza di Sky. Il gruppo di Rupert Murdoch ieri ha lanciato il suo nuovo canale Babel tv rivolto agli extracomunitari residenti in Italia: a metà tra intrattenimento e servizio, con programmi nelle lingue delle comunità più numerose e sottotitolati in italiano, Babel fu presentato a giugno proprio al presidente della Camera nell'ultimo tour romano del tycoon australiano. Sky ha dei problemi di crescita in Italia sia in termini di clienti che non riescono a raggiungere i 5 milioni, che di redditività, scesa del 36% a 82 milioni di dollari nel trimestre luglio-settembre. Ma fra le opzioni vi sarebbe l'incremento della raccolta pubblicitaria con il lancio di canali free sul digitale terrestre, campo su cui giocano anche Confalonieri e Berlusconi jr con il Biscione.   In generale, secondo gli esperti di Borsa, potrebbe aumentare leggermente il rischio Paese e quindi lo spread sul debito sovrano. La situazione viene vissuta con preoccupazione perché l'approvazione della cosiddetta legge di Stabilità è ancora in corso. Ai mercati internazionali, infatti, non interessa il colore del governo, ma solo che certe decisioni vengano prese al momento giusto soprattutto durante l'iter di approvazione della Finanziaria. Quanto all'ipotesi di elezioni anticipate, è ancora presto per capire come reagirà il mercato. La soluzione auspicabile resta sempre la stessa: garantire stabilità.  

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