Accesso libero alle reti wi-fi
Il Consiglio dei ministri approva il decreto legge sulla sicurezza. La soddisfazione è palpabile: «È uno dei cinque punti del programma di governo», ricorda il premier Berlusconi. Le novità sono parecchie. Il provvedimento reintroduce l'arresto in flagranza differita (entro 48 ore dagli eventi) per i reati nel corso di manifestazioni sportive. Nel testo ci sono anche norme sulla tracciabilità dei flussi finanziari e un giro di vite contro la prostituzione: sarà applicata la misura del foglio di via per chi si prostituisce in strada violando le ordinanze dei sindaci in materia. Inoltre, i cittadini comunitari che violano la legge in Italia potranno essere espulsi. In caso di violazione della direttiva Ue del 2004, che regolamenta la possibilità per i cittadini comunitari di vivere in un altro Paese dell'Unione, «introduciamo una sanzione che in primo luogo è un invito ad allontanarsi e in caso di mancato rispetto dell'invito prevede l'allontanamento coattivo», ha spiegato il ministro dell'Interno Roberto Maroni. Ma non è tutto. La carta di identità diventerà «elettronica per tutti» e sarà «obbligatoria, anche per i neonati», ha detto ancora il ministro. Inoltre sarà liberalizzato il wi-fi: dal 1° gennaio non sarà più necessario consegnare il documento di identità per chi vuole connettersi alla rete tramite un internet point. E il gestore non dovrà più conservare i dati dei clienti per metterli a disposizione delle forze di polizia. Il plauso è bipartisan ma il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso lancia l'allarme: «Si rischia di danneggiare le indagini». Infine l'Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla mafia potrà mettere a reddito i beni sequestrati e confiscati. Viene anche esteso l'accesso al Fondo di rotazione per le vittime dei reati di tipo mafioso. Magistratura e forze di polizia potranno utilizzare immediatamente le autovetture sequestrate dall'autorità giudiziaria. Inoltre è stato confermato il provvedimento che rafforza i poteri dei sindaci, previa intesa con il prefetto, sulla sicurezza delle città. In questo modo, spiega Maroni, si realizza «completamente il programma del governo in materia di contrasto al crimine organizzato, di ordine pubblico e di sicurezza dei cittadini». Contento il sindaco di Roma: «Se le norme del pacchetto sicurezza sono adeguate - ha detto Gianni Alemanno - i Comuni saranno in grado di fare un salto di qualità importante. Però voglio vederle bene e valutare se ci forniranno gli strumenti per combattere in modo efficace l'illegalità. Per esempio solo con le ordinanze non si riesce a sdradicare il problema della prostituzione in strada. Queste norme - ha concluso Alemanno - se sono quelle che io mi aspetto, forniranno gli strumenti idonei per battere la prostituzione in strada». Anche il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, sottolinea: «Con l'approvazione in Consiglio dei ministri di oggi di un nuovo pacchetto recante misure urgenti per garantire la sicurezza e potenziare l'attività di contrasto alla criminalità organizzata, il governo Berlusconi mantiene gli impegni presi di fronte agli italiani».