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Arriva la D'Addario I finiani la cacciano

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Cacciata.Anche in malo modo. Patrizia D'Addario, la ragazza diventata famosa nell'estate del 2009 dopo le rivelazioni sulla sua notte passata con Silvio Berlusconi, ieri ha tentato di partecipare alla convention di Futuro e Libertà a Bastia Umbra. Ma il suo arrivo ha creato subito irritazione tra i finiani. «La presenza di Patrizia D'Addario alla nostra convention è imprevista e non gradita - si è affrettato a spiegare in una nota l'ufficio stampa di Fli prima ancora che la ragazza arrivasse – e rappresenta una evidente provocazione che non ci interessa e che respingiamo al mittente». Quando la D'Addario è arrivata è riuscita a parlare per un po' con i giornalisti e ha «attirato» i flash dei fotografi. Ma quando ha provato ad entrare nel Palafiere che ospita la manifestazione è stata bloccata da un gruppo di sostenitori di Fli, tra i quali in prima fila c'era il deputato europeo Salvatore Tatarella con altri suoi conterranei pugliesi, ed è stata invitata ad andarsene dalla convention. «Vattene, qui non è il Pdl»; «Qui tu non c'entri proprio niente»; «Hai fatto vergognare un paese intero e tutte le donne italiane», gli hanno urlato. Patrizia D'Addario ha provato a reagire: «Ma come? io ho avuto il coraggio di dire tutta la verità. Merito rispetto. Sono qua come cittadina e domani trarrò le mie conclusioni. Il paese ha mille problemi e la gente è stufa di veder litigare. La mia non è assolutamente una provocazione. Nessuna vendetta contro nessuno». «Mi hanno invitata», ha poi spiegato facendo riferimento ad un uomo che le è affianco e che è intervenuto: «L'ho invitata io. Sono del Pdl e sono qui per capire se passare a Fli». E per convincere i suoi contestatori ha anche spiegato il motivo della sua presenza in Umbria: «Rispetto moltissimo il presidente della Camera, Fini, sia come uomo sia come politico». Tutto inutile perché alla fine ha dovuto lasciare la manifestazione, in lacrime, raggiungendo la propria auto accompagnata da un amico. Pochi mesi fa la stessa D'Addario si era resa protagonista di analogo tentativo di rubare la scena ad un evento politico, quando a Roma si presentò a piazza Navona mettendosi in prima fila sotto il palco di viola e girotondini che manifestavano contro la «legge-bavaglio» sulle intercettazioni. D'Addario tentò in quell'occasione di pubblicizzare il proprio libro su Berlusconi, da poco pubblicato. Ma, come a Perugia, fu invitata ad andarsene dagli organizzatori.

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