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Vauro pubblicizza il Manifesto. Grazie alla Rai

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Ildisegnatore satirico di Annozero è un uomo molto abile nell'autopromozione di se stesso e dei suoi disegni. Nella puntata di giovedì sera del programma satirico Annozero è stato in grado di fare quello che neanche il più abile promotore editoriale sarebbe stato capace di mettere in atto: la pubblicità del quotidiano «Il Manifesto». Dopo aver deliziato, nella puntata del giovedì precedente, i telespettatori italiani con un simpatico tuffo nelle fredde acquae del Tirreno, il disegnatore Vauro ha messo in scena la sua migliore performance in silenzio e senza riderci su. Mentre intratteneva i telespettatori all'interno di un'edicola di Castiglion della Pescaia, alle sue spalle è apparsa in bella vista la testata di un quotidiano. Non poteva che trattarsi de «Il Manifesto», il giornale con il quale il disegnatore toscano collabora quotidianamente. È un peccato che Vauro abbia fatto questa scivolata senza riderci su. Avrebbe potuto girarsi e dire: «Toh, qui dietro c'è "il Manifesto"». Sai le risate! Invece le vignette del vignettista toscano non hanno fatto ridere e la visione di quella pubblicità occulta ha reso la sua comica finale più triste, ancor di più delle accuse settimanali che la trasmissione riserva al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Se voleva essere generoso Vauro avrebbe almeno dovuto far inquadrare un suo volume di vignette della Piemme, casa editrice con la quale collabora. Ma sarebbe stato troppo disdicevole visto che la Piemme è del gruppo Mondadori e quindi della famiglia Berlusconi.

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