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La presenza di Silvio «imbarazza» le famiglie

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Lapresenza, in apertura dei lavori l'8 novembre, del premier Silvio Berlusconi, sta scatenando polemiche alla luce delle dichiarazioni del capo di governo sul suo stile di vita e delle notizie sui suoi rapporti con alcune escort. E già i Radicali hanno indetto un sit-in fuori dalla Conferenza. A gettare il sasso nello stagno è Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari (che nel 2007 organizzò il Family Day e che oggi è protagonista dell'evento milanese): la presenza del premier a Milano «ci imbarazza». Parole che scatenano la pronta replica del sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella: «L'unica cosa che può imbarazzare chi sostiene la famiglia sono le prese di posizione e gli attivismi dei politici contro l'accoglienza della vita, a favore dei matrimoni omosessuali e delle adozioni da parte di coppie gay, per la fecondazione eterologa, le pillole abortive e l'introduzione dell'eutanasia». Ma Belletti spiega così la sua posizione: «La presenza del presidente del Consiglio alla Conferenza era prevista fin dall'inizio ed era un fatto che abbiamo sempre giudicato come un segno di grande attenzione alla famiglia». Ma alla luce degli ultimi eventi - aggiunge - «questa presenza ci imbarazza, è un fatto delicato. Il dibattito sui comportamenti pubblici e privati del premier non ci vede in sintonia». «Non ce la sentiamo - precisa - di dire "non si deve presentare" ma da qui a lunedì mattina, quando è in programma il suo intervento, deve mandare un segnale diverso da quanto ha fatto finora. Deve fare una dichiarazione di impegno forte di distinzione fra la vita privata e l'impegno pubblico». «È il minimo che Belletti potesse dire» commenta subito il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. Che aggiunge: «Le affermazioni di Berlusconi sono di una gravità assoluta e testimoniano che per salvarsi Berlusconi punta alle idee più retrive: la donna è il dopolavoro del maschio e gli omosessuali sono da disprezzare». «Berlusconi se ne stia a casa - rincara la dose il portavoce dell'Italia dei Valori Leoluca Orlando -. Ascolti la richiesta del presidente del Forum delle associazioni familiari e faccia un favore a se stesso e al Paese. Crediamo che non abbia i requisiti morali per partecipare a un appuntamento nel quale si parlerà dei valori familiari». Nella polemica interviene Carlo Giovanardi, sottosegretario con delega alle politiche familiari e organizzatore della Conferenza nazionale: «Sono d'accordo con quanto detto dal presidente del Forum delle associazioni familiari circa il valore aggiunto della presenza del Presidente del Consiglio all'apertura della Conferenza. Condivido anche le preoccupazioni di Belletti che l'attenzione mediatica, invece di concentrarsi su importanti questioni che riguardano milioni di italiani, enfatizzi soltanto le sterili polemiche di questi giorni».

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