E Bersani propone l'ennesima sfiducia
L'obiettivo,come sottolineato è quello di coinvolgere settori della maggioranza e in particolare i finiani. E in questo senso si guarda anche con attenzione all'esito della convention di Fli del prossimo fine settimana. «Il governo Berlusconi è il governo degli sconfitti - va all'attacco il coordinatore della segreteria Maurizio Migliavacca - è il governo del fallimento. È fuor di dubbio che se questa maggioranza non avesse avuto problemi conclamati non staremmo a questo livello di crisi». Intanto sono stati avviati contatti a livello parlamentare con Fli e con il resto del centrosinistra. Contatti che, si ragiona dal partito, sono volti anche a fare in modo che una eventuale crisi «non sia un salto nel buio». L'Udc anche dopo l'appello di Berlusconi a valutare un appoggio al governo, ribadisce la linea: «Non abbiamo nessuna intenzione - dice il segretario centrista Lorenzo Cesa - di partecipare a questo governo, o si dà una svolta con le dimissioni e l'apertura di una fase nuova o la cosa non ci riguarda». L'urgenza ora è per il partito di Casini quella di un «governo di unità nazionale». Anche l'Idv si dice disponibile ad un eventuale governo tecnico che abbia come mission quella della riforma della legge elettorale, ma Fini deve decidersi anche perché, secondo Di Pietro, i finiani «sono incoerenti e cambiano sempre idea».