Il Paese del Bunga Bunga
In principio fu un articolo del Fatto Quotidiano a far conoscere al grande pubblico la storia di una ragazza marocchina di nome Ruby che, «avrebbe frequentato Berlusconi» e che faceva parte «del giro di Lele Mora». Un articolo nel quale si ripercorre la vicenda di una minorenne che raccontava di avere avuto incontri con il premier. Racconti, al vaglio dei magistrati della Procura della Repubblica di Milano, che, viste le numerose contraddizioni, valuteranno se si tratta o meno di un tentativo di ricatto nei confronti di Berlusconi. Verifiche scrupolose che permetteranno di capire che cosa c'è di vero nei racconti di una vicenda iniziata nella primavera del 2009 e in cui il premier appare per ora coinvolto marginalmente visto che il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati ha smentito l'esistenza di denunce e fascicoli contro il Cavaliere. Fascicoli che invece sarebbero stati aperti nei confronti del direttore del Tg4 Emilio Fede e dell'impresario televisivo Lele Mora e dell'ex igienista dentale del premier Nicole Minetti. L'accusa è di favoreggiamento della prostituzione. Ma la vera miccia l'ha accesa ieri la Repubblica che ha puntato l'accento su come la ragazza marocchina venne fermata dalla Questura di Milano a seguito di una denuncia per furto e di come non fosse stata né fotografata né identificata. Secondo il giornale, dietro la mancata applicazione della rigorosa procedura prevista in casi del genere, ci sarebbero alcune chiamate dal governo. «Palazzo Chigi chiamò la Questura e disse: "rilasciatela"». A prenderla alla questura di Milano si presentò la 25enne Nicole Minetti, igienista dentale di Berlusconi che fu candidata con successo al Consiglio regionale della Lombardia e che secondo quanto scritto da Repubblica avrebbe sostenuto di occuparsi della ragazza marocchina come una sorella maggiore. Ipotesi smentita dalla stessa Minetti: «Con la signorina Ruby non ho rapporti di amicizia né l'ho mai ospitata in casa mia». Continuando a scorrere l'articolo emerge che la 17enne marocchina avrebbe partecipato a tre incontri con il premier. Nel primo il 14 febbraio 2009 Ruby disse di aver visto conduttrici tv, showgirl e perfino due ministre. Nell'ultimo la ragazza sostiene ci fossero anche Elisabetta Canalis, George Clooney e il sottosegretario Daniela Santanchè. La quale però smentisce: «Sono molto sorpresa che ci siano anche queste due righe. Io George Clooney non ho mai avuto il piacere di conoscerlo, né in Italia né nel resto del mondo». Ruby che, scrive Repubblica, era stata consigliata di presentarsi come la nipote del presidente egiziano Mubarak, racconta delle cene, ma anche di una strana «usanza» che si ripeteva nella villa di Arcore: il «bunga bunga». Di cosa si tratta? Di un rituale erotico (l'Urban dictionary lo definisce «Sodomizzazione selvaggia di gruppo», ndr) che, secondo Ruby (la quale nega di aver avuto rapporti sessuali con Berlusconi), vedrebbe il presidente del Consiglio invitare alcune delle sue ospiti di turno a partecipare. Pare che il gioco si ispiri a una pratica molto amata nel suo harem dal leader libico Gheddafi. Tema sul quale ieri lo stesso Fede è voluto tornare: «Chiamavano così il salotto di villa San Martino con un bar, dove ci si sedeva, si beveva qualcosa, qualche volta c'era la musica... Bunga bunga non so cosa sia». Ma la cosa su cui Fede ha voluto calcare la mano è la sua estraneità ai fatti: «Ruby l'ho forse vista un paio di volte, non so chi sia, non ho mai avuto rapporti di alcun genere con lei, non l'ho presentata a Lele Mora, non l'ho presentata a Berlusconi». E poi: «Ci sono state delle cene dove ero invitato, ma nessuna festa con ragazze nude, mai vista una persona nuda da Berlusconi». Di poche parole Lele Mora: «Ho letto i giornali, certo ma davvero non ho nulla da dire».