Torna il sereno fra Emma e Silvio
Silvio Berlusconi conferma la sua leadership avvertendo che in caso di elezioni anticipate sarà sempre lui il candidato premier del centrodestra. E in un faccia a faccia di quarantacinque minuti con Emma Marcegaglia, soprattutto per approfondire i temi legati alla politica economica e discutere della riforma fiscale, fa pace con il numero uno di Viale dell'Astronomia dopo le incomprensioni degli ultimi giorni. Quindi, tranquillizza gli industriali riaffermando la stabilità del governo e la sua volontà di procedere sulla strada del rilancio dell'economia. Il Cavaliere riceve il presidente di Confindustria a palazzo Grazioli per fare il punto sui provvedimenti che il governo ha in mente in materia economica. Ma anche per chiarirsi definitivamente dopo le polemiche sui minacciati dossier del Giornale. E sembra che i due leader abbiamo fumato il calumet della pace dopo le incomprensioni dei giorni scorsi. Berlusconi batte sul tasto dell'economia, insieme alla riforma fiscale, per dare un forte segnale, anche al mondo imprenditoriale, della stabilità dell'esecutivo. Un concetto ribadito poi in un'anticipazione dell'intervista pubblicata oggi sul Frankfurter Allgemeine Zeitung, con un avvertimento «È ovvio che mi ripresento» come candidato premier, spiega il Cavaliere parlando dell'ipotesi di elezioni anticipate. Il colloquio con il «Faz» consente a Berlusconi di tornare su alcuni temi a lui cari. Sottolinea innanzitutto che «l'Italia continua a rimanere un Paese con una stabile guida politica e un forte esecutivo che si basa sul consenso di un'ampia maggioranza». Segue il consueto attacco ai magistrati politicizzati: «È un fatto - dice - che io sono attaccato da procuratori e giudici di sinistra che abusano illegalmente del loro potere per fini di lotta politica». Infine, si toglie qualche sassolino "europeo" dalle scarpe: «La Ue si presenta come un avvocaticchio che sembra creare solo cataloghi di criteri e impedimenti». Nessun commento ufficiale al colloquio con la Marcegaglia, anche se a molti osservatori l'incontro appare come il chiaro segnale di disgelo dopo la faccenda dei presunti dossier a carico della leader degli Industriali che sarebbero stati "fabbricati" dal Giornale di proprietà del fratello del premier. E finiti al centro di alcune intercettazioni tra il vice direttore del quotidiano e l'ex portavoce della Marcegaglia coinvolto poi in alcune conversazioni, sempre sulla leader degli industriali, con un cronista del settimanale Panorama. Non c'è nessuna pace da siglare perché tra di noi non c'è mai stata una guerra, avrebbe detto il Cavaliere alla Marcegaglia approfittando del faccia a faccia per prendere le distanze da quanto accaduto ribadendo di non essere minimamente coinvolto con quanto apparso sui giornali vicini alla sua famiglia. Il premier avrebbe ribadito più volte la sua personale stima nei confronti della Marcegaglia facendo il punto sui provvedimenti in cantiere a partire dalla riforma fiscale. Nel corso dell'incontro poi i due avrebbero esaminato anche i temi economici internazionali in vista del G20 in Corea. Bocche cucite da viale dell'Astronomia sui dettagli della riunione: Marcegaglia avrebbe ribadito al presidente del Consiglio quali sono le priorità per il mondo industriale a partire dalle riforme. Nessun commento invece sulle vicende legate al Giornale e a Panorama.