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La commissione Ue all'attacco: «Dall'Italia misure insufficienti»

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Nonfisicamente, ma attraverso una polemica che è destinata a lasciare strascichi inevitabili. Già venerdì da Bruxelles erano arrivati segnali poco incoraggianti. Ieri è sceso in campo il commissario Ue all'Ambiente Janez Potocnik. «Sono molto preoccupato per quanto succede attualmente in Campania - ha fatto sapere attraverso un comunicato stampa in italiano e in inglese -. La Commissione sta ancora valutando la documentazione che ci è stata trasmessa dalle autorità italiane all'inizio di ottobre, ma la situazione odierna ci fa pensare che le misure adottate dal 2007 in poi sono insufficienti». Quello che succede in questi giorni, prosegue la nota, «dimostra che le autorità italiane non hanno ancora preso tutte le misure necessarie per giungere ad una soluzione definitiva ed adeguata del problema». Poi, senza giri di parole, si dice che il passo successivo, in caso persista l'inadempienza alle norme europee, è quello di una condanna con sanzioni pecuniarie. E presto una delegazione della Commissione potrebbe recarsi in Campania per accertare la situazione sul posto. La reazione del capo della Protezione civile Guido Bertolaso non si fa attendere: «L'Unione europea farebbe bene a fare il proprio mestiere. Invece di dare giudizi, dovrebbe dare una mano a trovare alternative». Il sottosegretario se la prende soprattutto contro «pregiudizi» e «faziosita» e quindi precisa: «A sollevare perplessità non è stata l'Unione europea, ma una parlamentare olandese, che appartiene a un partito politico, evidentemente poco amico del nostro Paese». Bertolaso si riferisce alla parlamentare laburista Judith Merkies che venerdì aveva detto che, in questa situazione, l'Italia si poteva anche scordare lo sblocco dei fondi europei. Merkies ricorda al sottosegretario che la sua posizione rappresenta «quella espressa da tutti i gruppi della commissione petizioni del Parlamento europeo, i quali hanno votato una relazione stilata dopo una missione in Campania». In quel testo, tra l'altro, si diceva che una discarica nel parco nazionale del Vesuvio sarebbe «un'aberrazione». Ma la Commissione ribadisce la volontà di aiutare l'Italia, come tutti gli Stati membri, a mettersi in regola con le norme Ue. Toccherà quindi al governo italiano fugare i dubbi e le affermazioni di Bruxelles. E il ministro per l'Ambiente Stefania Prestigiacomo usa toni distensivi. «Il piano predisposto dal governo per realizzare in Campania un corretto ciclo dei rifiuti è assolutamente adeguato», dice tranquillizzando il commissario Potocnik. «Capisco - aggiunge - la preoccupazione dell'Ue, alla luce delle immagini che sono giunte in questi giorni da Terzigno».

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