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Tramonta la discarica

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Peri manifestanti di Terzigno è stato il giorno più lungo. Un'intera giornata a presidiare la rotonda Panoramica, diventata il quartiere generale della protesta, in attesa delle decisioni assunte nel corso del vertice tra il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, e i sindaci dei quattro comuni interessati. Un primo risultato è già arrivato: l'ipotesi di apertura di cava Vitiello, un mega invaso destinato a ingoiare milioni di tonnellate di spazzatura, è stata al momento accantonata. C'è l'impegno di Bertolaso a rappresentare le ragioni delle popolazioni locali affinché si possa trovare una soluzione alternativa. E c'è sempre l'impegno di Bertolaso a bonificare immediatamente cava Sari, l'altro sversatoio già in esercizio da alcuni mesi dal quale si levano miasmi che hanno fatto scoppiare la protesta. Cava Sari però dovrà continuare a funzionare fino al suo esaurimento. La lunga giornata di ieri è iniziata nell'attesa degli autocompattatori che però non sono arrivati. Gli scontri della notte tra giovedì e venerdì scorsohanno riacceso però le polemiche: cinque i feriti tra le forze dell'ordine. A tenere banco al presidio della rotonda Panoramica sono le notizie provenienti dal vertice napoletano. Un dibattito accesissimo tra i manifestanti. Per alcuni si tratta di una soluzione accettabile, altri invece vorrebbero oltre all'assicurazione di un'alternativa a cava Vitiello anche l'immediata chiusura di cava Sari. Come finirà? È presto per dirlo. L'unica certezza è che al momento la strada di accesso all'invaso continua ad essere difesa da un ingente schieramento delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa. Anche se sono proprio i manifestanti - soprattutto le famiglie - a voler isolare i più violenti. Intanto per oggi è stata organizzata una marcia pacifica che partirà dalla rotonda dei Passanti, il luogo dove nei giorni scorsi sono stati dati alle fiamme alcuni autocompattatori. Le tensioni però non sono mancate neanche ieri. A scandire la giornata ci sono stati i diversi blocchi lungo le strade con masserizie e cassonetti di rifiuti rovesciati. E ancora le occupazioni, anche se brevi, delle reti ferroviarie del circondario avvenute a Terzigno e a Pompei. Un appello a isolare i violenti è stato rivolto anche dal questore di Napoli, Santi Giuffrè, che ha ribadito che le forze dell'ordine si stanno comportando bene. Il questore ha confermato le attenzioni nell'evitare «infiltrazioni di gruppi ideologizzati e camorristici nelle manifestazioni pacifiche dei cittadini di Terzigno e Boscoreale».

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