Vendola fa innamorare i Democratici
Liha conquistati subito. Gli è bastato salire sul palco del teatro Saschall di Firenze per aprire i lavori del primo congresso di Sinistra ecologia e libertà. Un discorso a 360° e ora nel Pd sono tutti pazzi per Nichi Vendola. Poco importa che il leader di Sel abbia detto che «questo Paese abbia bisogno di più sinistra per uscire dal suo smarrimento». Poco importa che abbia indicato la manifestazione della Fiom come il punto di partenza della «battaglia fondativa contro il berlusconismo». Nichi ha conquistato i cuori dei Democratici. Anche di alcuni insospettabili. È il caso del sindaco di Firenze Matteo Renzi, impegnato in questi mesi a «rottamare» i dirigenti del suo partito. «Bello, molto bello - commenta alla fine del discorso del governatore pugliese -. Condivido larga parte della sua riflessione. Ha fatto un intervento di lettura politica ampio non ha fatto semplicemente un discorso legato al chiacchiericcio quotidiano; lo ha fatto con quella passione che avversari e amici gli riconoscono, e io sono felice che il congresso si svolga a Firenze. È poi un problema dei dirigenti politici nazionali trovare il modo di passare ai fatti, ma le parole che abbiamo sentito da Vendola sono in larga parte molto belle e condivisibili». Renzi, però, non è solo. Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato e capodelegazione al congresso di Sel, non ha dubbi: «Ho sempre pensato che Vendola e il suo movimento fossero l'interlocutore naturale del Pd e oggi ne sono ulteriormente convinta. Ora va trovata un'alleanza con l'Italia non solo con i partiti e costruire un governo di cambiamento». Michele Ventura, vicepresidente vicario dei deputati democratici, anche lui presente a Firenze, non è da meno: «Ho ascoltato con molta attenzione Vendola e sono convinto che un partito come il nostro che ha a cuore il lavoro e i diritti debba interloquire con Sinistra e Libertà». E al coro si unisce Ignazio Marino: «Sono incoraggianti le parole pronunciate da Nichi Vendola per il rilancio di un progetto politico a sinistra. È importante dire che vanno riconosciuti gli errori fatti in passato e ammettere le responsabilità. Errori politici ma anche strategici». Ma Nichi raccoglie apprezzamenti, pur con qualche distinguo, anche tra gli ex Ppi. «È sicuramente positivo - commenta il vicepresidente della commissione di Vigilanza Rai Giorgio Merlo - che Nichi Vendola dica che senza un'alleanza con le forze di centro in questo Paese non si vincono le elezioni. Purché la futura alleanza di centrosinistra non diventi una maionese impazzita dove accanto alle forze moderate e di sinistra, sempre comunque con una cultura di governo, si affianchino i giustizialisti, gli estremisti di varia natura e tutto ciò che viene catalogato come antiberlusconismo, centri sociali compresi. È bene che su questo versante, a cominciare proprio da Vendola, non ci si affidi solo alla poesia e al sogno ma ad una concreta coerenza politica e programmatica». Insomma a giudicare dalle reazioni tutto sembrerebbe filare liscio. Peccato che il "centro" risponda non proprio con entusiasmo alla mano tesa di Vendola. «L'Udc si presenterà da sola a tutte le elezioni amministrative» commenta Pier Ferdinando Casini. Pier Luigi Bersani non può ancora dormire sonni tranquilli. Nic. Imb.