Il Bertinotti che non ti aspetti è quello che fa i complimenti a Berlusconi.
L'expresidente della Camera, intervistato dai due conduttori della trasmissione «Un giorno da Pecora» Giorgio Lauro e Claudio Sabelli Fioretti, ha infatti spiegato di reputare il presidente del Consiglio «un ottimo editore». Lo spunto è stato offerto dal fatto che Fausto Bertinotti ha pubblicato il suo ultimo libro «Chi comanda qui» proprio con la Mondadori. «Berlusconi – ha spiegato – è un editore capace, altrimenti non uscirebbero quei libri così importanti». Tanto che se si pensa ai «nomi degli autori tra i più coraggiosi d'Italia», ha proseguito, li si trova quasi sempre «tra Mondadori ed Einaudi». Nulla a che fare, quindi, con le idee critiche esposte da Vito Mancuso: «Sarebbe come dire ad un impiegato che fa male a lavorare in quell'azienda», ha spiegato l'ex leader di Rifondazione Comunista. Il quale poi ha detto di essere anche disposto a scrivere per il quotidiano della famiglia Berlusconi: «Se Il Giornale mi chiedesse un articolo, glielo scriverei senza problemi. A patto che non me lo censuri». Bertinotti ha anche parlato del Partito Democratico. Dandone un giudizio sostanzialmente negativo. «Il Pd? Ambiguo e indecifrabile. Del resto il centrosinistra è una categoria ambigua, perché o si è di centro o si è di sinistra». Ma la difficoltà a capire «cosa sia realmente» il Pd, secondo l'ex presidente della Camera, nasce anche da argomenti molto più concreti e attuali. «Il 16 ottobre a Roma c'è stata una importante manifestazione della Fiom, ma io non sono riuscito a capire se il Pd fosse a favore a contro. Se non so rispondere a una domanda del genere non so proprio dire cosa sia il Pd ...». Poi una battuta su D'Alema: «Massimo non è antipatico e anzi fuori da dimensione pubblica è anche simpatico, forse lo fa per posa, sceglie di essere antipatico, vuol trasmettere una idea della politica che è potere, e siccome il potere è antipatico». Poi una previsione sul futuro: «Alle prossime elezioni non si andrà con questi schieramenti, ci sarà un "terremoto", con tre poli sicuri che forse non saranno neppure sufficienti». Giudizi, risposte che comunque, ha spiegato Fausto Bertinotti, non annunciano certo un suo possibile ritorno alla scena nazionale. «Con la politica ho chiuso per sempre – ha spiegato – Politica la faccio insegnando all'università, dirigendo la mia rivista e facendo le conferenze, ma la direzione politica, per me, finisce con l'età».