E ora l'Italia subisce la ritorsione di Bruxelles
Loha detto la presidente della Commissione d'inchiesta parlamentare europea, Judith Merkies, ricordando che dalle autorità italiane aveva avuto assicurazioni di diverso tenore rispetto a quanto sta accadendo in Campania. «Nei mesi scorsi - ha detto la laburista olandese Judith Merkies - le autorità campane sono venute a Bruxelles assicurando che non sarebbero state aperte nuove discariche all'interno del parco nazionale. Farlo sarebbe aberrante. Questa non è solo la mia opinione, ma è la posizione recentemente approvata a larghissima maggioranza dai membri di sinistra come di destra della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo (l'organo che ha aperto la commissione d'inchiesta, ndr)». Non solo. L'Italia rischia anche una multa da Bruxelles. È la Direzione generale Ambiente della Commissione europea a dover decidere se procedere o meno al deferimento in seconda istanza dell'Italia alla Corte di Giustizia europea per la procedura d'infrazione in corso per la quale è già stata condannata con la sentenza C-297/08 del 4 marzo 2010. La decisione della Commissione viene presa alla luce del Regolamento generale per i Fondi strutturali e di Coesione. Essa riguarda il blocco dei contributi Erdf (Fondo europeo per lo Sviluppo regionale) a favore della Regione Campania per il finanziamento di progetti per lo smaltimento dei rifiuti sono stati stanziati in due successivi quadri finanziari (i bilanci pluriennali della Ue): 10,4 milioni di euro dello Erdf per l'esercizio 2000-2006, e 145 milioni di euro dello Erdf (su un totale di 270 milioni di stanziamento) per quello in corso 2007-2013. Contro il blocco del primo contributo l'Italia ha presentato due ricorsi che sono all'esame della Corte in Lussemburgo (casi T-99/09 e T-308/09) ed i servizi della Commissione devono fornire risposte prima che il giudice europeo possa emettere sentenza. Per quanto riguarda il blocco del contributo di 135 milioni di euro, la Commissione ha chiesto «un piano per la gestione dei rifiuti in Campania che comprenda la messa in opera di un'adeguate rete di località di impianti di smaltimento e che le autorità italiane mettano fine alla gestione dei rifiuti da parte di commissari di emergenza restituendo questa responsabilità alla ordinarie autorità locali (entrambe le condizioni sono previste dal Programma Operativo per la Regione Campania, adottato per decisione della Commissione».