Inserzionisti del dolore nelle dirette da Avetrana
Ancorauna volta, è sul dolore e sulla tragedia che si combatte la guerra dell'audience. Dalle trasmissioni mattutine a quelle della tarda serata, è un avvicendarsi di personaggi legati al caso Scazzi. A tenere la scena come ospite per eccellenza, fino al suo arresto, è stata la cugina di Sarah, Sabrina Misseri, accompagnata dalla sorella Valentina. Le due donne sono apparse per la prima volta dopo la confessione del padre, nel programma Domenica 5. Subito dopo, la rincorsa agli ascolti ha puntato sugli avvocati delle parti, gli amici e le amiche della giovane assassinata, persino sul medico della famiglia Misseri. Qualche apparizione l'ha fatta anche il fratello di Sarah. L'esposizione mediatica ha creato dei veri e propri personaggi, più o meno coinvolti nella tragedia che non ritengono esaurito il proprio ruolo, una volta che, si spera, sarà accertata la verità sul delitto. È ipotizzabile che in un tempo relativamente breve, il cast degli attori, più o meno protagonisti di questa atroce vicenda, comincerà a scrivere memorie e memoriali. E inizierà un'altra guerra, non meno discutibile di quella per l'audience televisiva, per accaparrarseli a suon di soldoni. Una guerra che, presumibilmente, sarà combattuta tra i tanti settimanali di varia informazione o anche tra determinati editori. In questo momento è facile immaginare la fila degli inserzionisti che insistono per promuovere i propri prodotti nelle interruzioni pubblicitarie dei programmi sul caso Scazzi. Come oggi i pubblicitari, domani faranno i responsabili di rotocalchi o magazine. Il tutto è la logica conseguenza della rincorsa all'audience ancora in atto. Basti solo pensare che Quarto grado, venerdì scorso, ha raggiunto il record storico del 18% di share. Quella sera Salvo Sottile riuscì a dare in diretta la notizia, poi ripresa da Alessio Vinci, in Matrix, del fermo di Sabrina Misseri.