Sì all'elezione dei coordinatori Ma l'ultima parola è del premier
Peril momento dunque si partirà con l'elezione dei coordinatori e dei loro vicari a livello regionale e provinciale. Per quanto riguarda i regionali ad esprimersi saranno solo gli eletti con il meccanismo di «una testa un voto» (dai parlamentari europei fino ai consiglieri comunali) con la possibilità, prevista dallo statuto, da parte del presidente del partito, di porre il suo veto. Nel corso del congresso per le elezioni dei coordinatori regionali se il candidato raggiunge il 75% dei consensi il premier deve comunque nominarlo, altrimenti può riservarsi il diritto di indicare lui il candidato. Per quanto riguarda quelli provinciali invece è previsto il voto ponderato. In un primo momento ad esprimersi saranno solo gli eletti e in una seconda fase e cioè con la fine della campagna di tesseramento anche gli iscritti. Infine dopo luglio saranno indetti i congressi comunali dove a votare per l'elezione del coordinatore saranno gli iscritti.