Il Parlamento è letteralmente fermo.
Programmicontestati, conduttori che chiamano a raccolta il popolo dei telespettatori, direttori generali che, qualsiasi cosa facciano, finiscono nel tritacarne. Il tutto senza dimenticare i direttori dei telegiornali che, schiavi del potente di turno, nascondono le notizie o, peggio ancora, sostituiscono giornalisti per futili motivi ideologici. Questo è quello che ci racconta ogni giorno la nostra classe dirigente. Ma è vero? La televisione ha ancora una forza tale da condizionare le scelte degli italiani? Santoro, Minzolini, Fazio, Fede e tutti gli altri che solitamente finiscono sotto i riflettori delle polemiche sono veramente così potenti da dover essere combattuti a tutti i costi e con tutti i mezzi? O la battaglia per il piccolo schermo è solo un altro atto del «teatrino della politica» che poco o niente interessa agli italiani? Lo abbiamo chiesto a sei esperti di televisione. Giornalisti, scrittori, sociologi, massmediologi. Ecco cosa ci hanno risposto.