Anche la Polverini avrà la fascia di rappresentanza
.Nel giro di poche settimane, anche la presidente del Lazio avrà la fascia di rappresentanza, come il sindaco di Roma e il numero uno della Provincia. Il leader de La Destra Francesco Storace e il consigliere Roberto Buonasorte hanno presentato una proposta di legge affinché sia prevista anche per i presidenti della Giunta e del Consiglio della Regione la fascia da indossare nelle occasioni ufficiali. «L'ho fatto perché è previsto dallo Statuto e perché c'è un grande bisogno di recuperare la nostra identità istituzionale», ha spiegato Storace. Poco male se quando era lui governatore, dal 2000 al 2005, la fascia non era prevista: «Vorrà dire che chiederò alla Polverini di delegarmi in qualche manifestazione», scherza il leader de La Destra. Ma la conquista della fascia non è stata una passeggiata, soprattutto per scegliere il colore: «Tricolore non si può, è quella del sindaco, né blu come quella del presidente della Provincia, azzurro e rosa nemmeno perché sono segni di sesso maschile e femminile, verde men che meno per via della Lega, giallo è il Vaticano». Alla fine la decisione drastica: arancione. «Indica generosità e onestà», spiega Storace. Dal canto suo la Polverini è contenta: «Un giorno ho detto che ero invidiosa della fascia del sindaco e del presidente della Provincia e il Consiglio si è attivato, in particolare il consigliere regionale de La Destra, Francesco Storace, per dotare il presidente della Regione di una fascia. Mi è sembrato un gesto molto carino, perché nasce proprio da questo mio desiderio». L'arancione? «Mi piacerebbe». Soddisfatto anche il presidente del Consiglio regionale, Mario Abbruzzese: «La proposta di legge presentata da Francesco Storace e Roberto Buonasorte, oltre a dare attuazione al comma due dell'articolo uno dello Statuto regionale, è finalizzata a riempire un vuoto: non si capisce infatti perché i presidenti di Regione non possano indossare nelle cerimonie ufficiali un simbolo dell'istituzione che rappresentano, come avviene già per i sindaci e per i presidenti delle Province». Giustizia sarà fatta, dunque. Anche la Polverini diventerà una «principessa».