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Il sottufficiale «Bloccandolo ho fatto solo il mio dovere»

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Lui,il sottufficiale della Capitaneria di Porto, Manuel Milanese, che ha fermato il giovane aggressore dell'infermiera romena, dice invece che «ho fatto il mio dovere, niente di speciale». Racconta: «Finito il lavoro, camminavo verso il vagone della metropolitana per tornare a casa. Dirigendomi a prendere il treno alla stazione Anagnina ho raggiunto una coppia che discuteva. L'impressione è stata quella che si trattasse di due fidanzati che litigavano. Li ho superati - prosegue - e subito dopo ho sentito un tonfo sordo, era il corpo della donna che cadeva a terra. Mi sono girato e ho visto l'uomo che prima discuteva con lei che si allontanava incurante. Come chiunque, in un Paese civile, avrebbe fatto - aggiunge - l'ho fermato e, qualificandomi agente di polizia giudiziaria, ho richiesto i documenti per identificarlo. Quando gli ho chiesto cosa fosse successo mi ha risposto: "Mi ha insultato e sputato, l'ho colpita". Insieme - conclude - siamo tornati verso la donna stesa a terra intorno alla quale, intanto, si era radunata gente e gli uomini delle forze dell'ordine che le prestavano soccorso».

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